Ecco l’estate, e qualcosa di perduto. C’è un momento impercettibile, quasi un passaggio d’aria in cui l’estate si annuncia, prima ancora che arrivi. Una promessa calda sospesa tra i panni stesi al vento e il silenzio brulicante dei pomeriggi. Ginestra di Carthusia vive lì, in quel punto esatto dove la luce è troppo intensa per essere reale e l’odore del mare si mescola ai fiori che crescono senza chiedere permesso.
Ci sono fragranze che si indossano. Altre, semplicemente, si abitano. Ginestra, creazione solare e struggente di Carthusia, appartiene a quest’ultima categoria: non un semplice profumo, ma una scena da vivere, un paesaggio interiore da attraversare lentamente, come si fa con i ricordi più intensi.
Ginestra di Carthusia non è solo un profumo. È un ricordo, il tentativo di trattenerne uno. Un balcone su Capri. La pelle ancora salata, le mani che accarezzano tessuti leggeri, e nel fondo una voce che dice “resta ancora un po’”. L’odore della pelle riscaldata dal sole, la malinconia che sempre accompagna la felicità più pura.

L’apertura si schiude con note fresche e luminose di limone, bergamotto e mandarino. Agrumi appena colti, ma privi di ogni esuberanza citrica: qui la freschezza è sottile, ariosa, come l’aria del primo mattino quando il giorno promette ancora infinite possibilità. È effimero, ma vivo. Intenso come le prime pagine di un’estate che sembra poter salvare tutto.
Nel cuore, la ginestra esplode con la sua dolcezza narcotica, vellutata, affiancata da sfumature floreali che parlano di intimità e raffinatezza: un tocco di gelsomino, un accenno di mimosa, e la sensualità delicata dell’ylang-ylang. Il tutto costruisce un bouquet raffinato ma mai prevedibile e selvaggio. Qui il romanticismo ha la forza di una pianta che cresce tra le rocce. Il profumo si fa intimo, come certe parole sussurrate al crepuscolo.
Il fondo si assesta su toni morbidi e avvolgenti: ambra, muschio bianco, legni chiari. Una chiusura che non sigilla, ma accompagna, lasciando una scia intima e persistente, come il calore lasciato da un abbraccio quando tutto è già finito. Un letto disfatto, la finestra ancora aperta. La giornata finisce, e con lei il desiderio di trattenere ciò che inevitabilmente scivola via. Ma resta un’impronta, una luce calda sulla pelle. Come quelle storie che finiscono eppure continuano a vivere da qualche parte dentro di te.
Note
Testa: limone, bergamotto e mandarino
Cuore: ginestra, gelsomino, mimosa e ylang-ylang
Fondo: ambra, muschio bianco, legni chiari
Ginestra di Carthusia è dedicata a chi riconosce la poesia nei dettagli, a chi cerca una bellezza non urlata ma autentica. È una fragranza che sfugge alle mode, che non cerca di stupire, ma di raccontare. Un profumo che parla a chi ama profondamente, per chi colleziona istanti, anche ciò che è destinato a svanire. Perfetta per le stagioni calde, Ginestra è un piccolo atto di resistenza olfattiva: la luce tenuta viva in un flacone, per quando il mondo sembra dimenticare la dolcezza. La Ginestra di Carthusia non è solo un omaggio alla flora mediterranea: è un invito a ricordare che ogni estate lascia una traccia, e che c’è bellezza anche nella sua fine. Certi luoghi non si visitano: si ricordano.
Da indossare ascoltando: Three Views of a Smile I di Benyamin Nuss