Lancaster, il sole si porta addosso e non solo in spiaggia

Nessuna delle due protezioni solari di Lancaster ha bisogno del mare. Funzionano in città, sotto una giacca leggera, sopra il gelato del pomeriggio. Lancaster fa quello che oggi conta davvero: rende la protezione solare non solo utile, ma desiderabile. La protezione solare non è più una cosa da vacanza. È una cosa da bagno, da…

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Łukasz Leja: l’atto di vedere come atto d’amore
Art

In ogni opera di Łukasz Leja, il corpo non è soltanto un soggetto: è un lessico, una grammatica visiva, una soglia attraverso cui il desiderio si fa pensiero e il pensiero si fa carne. I suoi uomini, nudi e senza maschere, abitano uno spazio sospeso tra ordine e impulso, dove la forma accoglie l’erotismo e la pittura si fa linguaggio di corpi, tensioni e affetti. Non c’è pudore, ma nemmeno esibizione: solo verità.

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Jasmine Freak: il fiore oltraggioso dell’anomalia

Jasmine Freak di Room 1015, in un panorama saturo di interpretazioni convenzionali del gelsomino, emerge come una deviazione radicale, un’ode psichedelica al fiore bianco per eccellenza. Non è il solito abbraccio soave e solare: qui il gelsomino si fa amplificato, mutante, quasi disturbante. Freak, appunto. Il flacone di Jasmine Freak si lascia abbracciare da una…

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Deni Horvatić: anatomie dell’intimità e del visibile
Art

Il lavoro di Deni Horvatić non si impone: si posa. Non cerca di raccontare il mondo, ma di farlo fremere—nell’incertezza, nella tenerezza, nella bellezza instabile delle relazioni umane. Le sue immagini non illustrano, non spiegano, non semplificano. Sono ambienti porosi, aperture attraverso cui il reale si lascia attraversare dalla finzione, e il quotidiano diventa una forma di incantesimo fragile e ipersensibile.

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Silvio Tonie: Scrivere il mondo, svelare l’anima
Art

Silvio Tonie ci accoglie in un luogo nascosto tra i filamenti dell’essere, dove mito e memoria si intrecciano in un disegno segreto. È un luogo fragile, fatto di parole che sussurrano verità universali, ma che risuonano nel cuore come confessioni intime. In questo spazio, Silvio Tonie diventa cartografo di mondi interiori, trasforma la malinconia in colore, la vulnerabilità in forza, la mortalità in bellezza.

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