Partito da un negozio grande 3 x 3 mt, è passato alla storia per essere stato uno tra i primi stilisti ad aver introdotto la stampa fotografica nell’abbigliamento maschile. Oggi Paul Smith festeggia i 50 anni del suo brand con un libro (bellissimo)
Paul Smith non è una multinazionale come non è un personaggio immaginato da un focus group, e già questo potrebbe bastare per essere una star della moda.
Paul Smith è la spinta creativa alla base di tutto quello che succede in Paul Smith e conserva una quota maggioritaria di azioni nell’azienda che ha fondato nel 1970, dettaglio che gli concede la libertà di far cose che le altre aziende di moda non possono fare.
Il primo negozio di Paul a Nottingham misurava solo 9 metri quadrati. Era chiamato “Paul Smith Vetements Pour l’Homme” e venne aperto nel 1970 al numero 6 di Byard Lane a Nottingham.
Si trattava di una piccola stanza senza finestre, ma Sir Paul la chiamava negozio. Homer, il suo segugio afgano, fu il primo manager del negozio.
Cinquant’anni e innumerevoli kilometri di tessuti dopo Paul Smith celebra il suo brand attraverso, Paul Smith (edito da Phaidon), libro che raccoglie foto oltre a 50 oggetti collezionati nel corso di cinquant’anni, che testimoniano la sua dote unica nel trovare l’ispirazione in ciò che è più insolito.
Non pensate però di leggere didascalie esplicative o di seguire un andamento cronologico.
il libro esplora tutto, dalla sua primissima sfilata a Parigi, al suo negozio di Floral Street a Londra, all’evoluzione della striscia e alle sue più recenti collezioni e collaborazioni.
In questo modo il libro presenta il suo lavoro in modo sorprendente e visivamente eccitante e gli mostra di essere un designer veramente dinamico e versatile.
Il libro offre ai lettori una visione meravigliosamente colorata di una delle menti creative più longeve della moda.
A cura di Tony Chambers, fondatore e direttore creativo della consulenza per il design e lo stile di vita TC & Friends e co-presidente di Brainstorm Design, il libro include una prefazione del designer Jonathan Ive e presenta anche contributi personali – lettere, disegni e foto – da una serie di pesi massimi della moda e del design tra cui Manolo Blahnik, James Dyson, Martin Parr, John Pawson e Alice Rawsthorn che sono solo alcuni degli amici e collaboratori di Paul.
Perchè Sir Paul non teme la concorrenza, anzi.
La copertina in tessuto colorato del libro si ispira a uno dei 50 oggetti del libro: il filo avvolto intorno alla carta.
Questo semplice pezzo di carta è il modo in cui Sir Paul Smith crea le sue famose strisce.
Il filo è tridimensionale e lo è solo quando lo è avvolto intorno alla carta che è possibile vedere come i diversi colori si riflettono l’uno sull’altro e quindi come apparirà quando tradotti in tessuto.