Santo Blue: una musica nostalgica ma presente

Foto: Giuseppe Vaccaro Styling: Alex Vaccani Stylist’s Assistant: Alessandro Marzo Santo Blue wear total look Dirk Bikkembergs

Santo Blue, alterego di Alessandro Mancini, è un produttore e cantautore romano che dopo anni di produzione ha deciso di dar vita ad un progetto dalle molteplici sfaccettature.

Santo Blue

Attraverso atmosfere nostalgiche, armonie rimandanti al jazz, beats dall’aria internazionale e melodie dal sapore italiano, Santo Blue offre un’estetica musicale elegante e diversa rispetto agli artisti contemporanei, creandosi una nicchia ancora inesplorata nel panorama dell’alternative pop.

Belvedere è il singolo apripista di questa nuova avventura musicale che ci ha incuriositi ad intervistarlo per conoscerlo meglio.

Santo Blue

Ciao Alessandro, come stai, e come stai vivendo questo periodo storico?

Ciao, tutto bene! È un periodo un po’ strano però tutto sommato va tutto okay, anche se mi manca un sacco abbracciare le persone!

Dopo anni di sperimentazione da producer in generi come la drum’n’bass, dubstep ed electro, sei passato a creare  un nuovo progetto che si avvicina a sonorità più melodiche e pop con influenze R&B e folk. Come mai?

Diciamo che il mio primo amore è stato proprio l’R&B, soprattutto quello d’oltreoceano, e come si dice “il primo amore non si scorda mai”. Sono cresciuto ascoltando allo sfinimento artisti come D’Angelo, Erykah Badu, Musiq Soulchild, quindi mi sono immerso ed ho fagocitato quel tipo di sound fin da ragazzino.

Passata l’adolescenza ho virato verso ascolti più elettronici, che spaziavano da Skrillex ai NERO ai Chase&Status. Roba forte che però mi ha insegnato un sacco di cose sul sound design e la scelta dei giusti suoni in un pezzo.

Alla fine di tutti sti ascolti e sperimentazioni ho deciso di tornare a ciò che mi fece venir voglia di fare musica, ovvero l’R&B.

È come quando da adulto torni alla stessa spiaggia dove andavi quando eri bambino, la conosci bene, ti riporta alla mente bei ricordi e ci sguazzi da paura!

Santo Blue

Belvedere è stata una delle mie canzoni prefe dell’estate 2020, da quanto ho capito parla di una storia finita, vuoi dirmi di più?

Si, Belvedere credo sia una delle tracce più tristi che abbia mai scritto!

È un po’ un racconto di quando sono stato mollato brutalmente al telefono dopo una storia importante. 

Mi ricordo che era una sera in piena estate e si moriva di caldo. Arrivò la telefonata e fu come se il pavimento mi si fosse aperto sotto i piedi.

Qualche mese dopo mi è venuta l’ispirazione per la melodia, così ho preso il telefono ed ho registrato la melodia. Nei 15 minuti successivi ho scritto tutto il testo. È stato un atto di liberazione.

Belvedere, Paradiso, e Bambino: tre canzoni con tre stili diversi. Sei un artista eclettico o Santo Blue sta ancora cercando la sua dimensione?

I tre pezzi finora usciti rappresentano diversi lati della mia artisticità. Mi piace molto sperimentare e sentirmi “libero” quando scrivo o produco un brano. Sicuramente l’ultima canzone uscita, “Bambino”, che è anche la prima interamente in italiano, ha marcato un focus su sonorità più R&B e mi piace un sacco. Sto scrivendo tantissimo nuovo materiale.

“Con la faccia da scemo, aspetto che arrivi il tuo treno.” Il treno di chi?

“Il treno dei desideri, dei miei pensieri all’incontrario vaaaa!”

Santo Blue

Preferisci cantare in inglese o in Italiano?

In questo momento sto scrivendo solo pezzi in Italiano. Per anni ho scritto solamente in Inglese e mi sentivo a mio agio, poi da quando ho cominciato a scrivere in italiano ho scoperto una maniera completamente diversa di esprimermi, forse anche più naturale, e mi ha dato ancora più ispirazione e spinta a fare un sacco di roba nuova.

Cosa stai ascoltando ultimamente?

Sto in fissa con il nuovo album di Omar Apollo “Apolonio” e l’ultimo disco di Mecna “Mentre Nessuno Guarda”.

Santo Blue è il tuo alterego, da dove viene?

È apparso in sogno. Stavo cercando un nome, così lui è venuto da me mentre dormivo. Inoltre il blu, in tutte le sue sfumature, è il mio colore preferito.

Quando uscirà il tuo primo album?

Per l’album ancora non ho una data precisa. Sto scrivendo tantissimo e sicuramente farò uscire un altro pezzo entro la fine dell’anno. 

Forse prima un EP?! Boh, vediamo!

Con chi ti piacerebbe collaborare?

Mi piacerebbe un sacco fare un pezzo con Frah Quintale o con Joan Thiele! Cavolo in Italia abbiamo dell’R&B che spacca!