Cresciuto in una famiglia conservatrice, Deej Amago è un artista che attraverso le sue opere manifesta la liberà di poter essere se stesso, libertà in un certo senso privata dal paese in cui vive, le Filippine, dove l’omosessualità non è ancora pienamente accettata.
Deej Amago stimolato dalle opere del suo artista preferito, Tokwa Penaflorida, decide di mettersi in gioco iniziando a creare illustrazioni erotiche. La voglia di disegnare lo allontana da un momento di disperazione e sconforto, riuscendo attraverso la carica erotica dei suoi disegni a sentirsi se stesso, disciolto da ogni forma di oppressione data dalla sua famiglia e della sua cultura.
Deej Amago nelle sue opere illustra scene di BDSM, una pratica sessuale estrema lontana dai gusti sessuali dell’artista che predilige il sesso tradizionale, ma che affronta con una forte curiosità di conoscere come essa funzioni e i vari aspetti che la caratterizzano. Le illustrazioni di Deej Amago sono così ben chiare a chi le osserva che sembrano realizzate digitalmente. I toni che utilizza sono molto tenui e trasmettono un senso di delicatezza nonostante la fisicità dell’atto.
Da dove vieni? Qual’è il tuo percorso?
Ciao, sono Deej Amago e vengo dalle Filippine. Mi sono dedicato da sempre all’illustrazione e alla pittura, da circa cinque anni ho iniziato a realizzare delle illustrazioni erotiche che vendo online.
Sono una persona che si prefissa degli obiettivi nell’immediato. Attualmente il mio unico obiettivo è poter realizzare la mia prima mostra di opere erotiche.
Mi piacerebbe far capire alla mia famiglia che quello che faccio è davvero importante, non è solo un hobby.
Da dove nasce la tua passione per il disegno di nudi maschili?
Ho iniziato a disegnare corpi maschili nel 2016, dopo che il mio artista locale preferito, Tokwa Penaflorida, ha realizzato una mostra di arte erotica chiamata “Dial Zero”, insieme ad altri grandi artisti locali. Da allora, sono rimasto affascinato da come i suoi disegni mi facessero sentire vulnerabile, sexy, forte e sensibile allo stesso tempo. Quindi ho pensato, “perché non farlo?”
Quell’anno è stato molto brutto per me, a causa della mia tesi, ero molto depresso, mettendomi anche in discussione come artista e come persona. Ero stanco del mio stile e delle tecniche che utilizzavo, ma sapevo che avrei sempre voluto rappresentare l’intimità.
In un certo senso è iniziato mentre cercavo di essere un ribelle, perché sapevo quanto fosse conservatrice la mia famiglia, ma poi sono rimasto sorpreso di quanto sia stato estremamente bene dopo aver terminato la mia prima serie di illustrazioni erotiche.
Spesso nei tuoi disegni troviamo scene di BDSM, perché questa scelta ? Che rapporto hai con queste pratiche erotiche?
Non sono davvero la persona più “avventurosa” quando si tratta di sesso. Mi sono sempre considerato un amante del sesso tradizionale, ma con una certa curiosità nell’esplorare il BDSM. Mi chiedo: Come funziona? Cosa provano le persone a farlo? Quali sono i loro limiti? Anche il concetto di dominante e sottomesso è un argomento che mi interessa molto.
Quale atto sessuale ti piace o diverte di più ritrarre?
La maggior parte delle volte, preferisco ritrarre i preliminari, perché per me la cosa più intensa nel sesso è la costruzione che porta all’atto. Il momento in cui sai che qualcuno ti vuole, ti desidera ardentemente ed è disposto a essere vulnerabile intorno a te, è il migliore.
Nelle tue raffigurazioni troviamo spesso degli elementi evidenziati in rosso, come mai? Cosa rappresenta per te questo colore?
Gli elementi rossi nei miei disegni mostrano che siamo comunque umani, sensibili. Vorrei far capire alle persone che osservano le mie opere, che anche se il concetto dell’atto è forte, ruvido e selvaggio, c’è sempre una forte confidenza e rispetto tra le persone che fanno queste pratiche.
Com’è creare la tua arte in una paese come le Filippine?
Le Filippine sono un paese prevalentemente cattolico. La nostra cultura è basata sulla religione, e come negli altri paesi religiosi, siamo educati per essere sensibili su argomenti come il sesso, l’omosessualità, la morte.
Crescendo in una famiglia molto religiosa, creare arte erotica è sempre stata una lotta per me e credo per qualsiasi altro artista filippino.
Anche adesso che ho 26 anni, nascondo il profilo IG alla mia famiglia, perché non vorrei essere giudicato e visto come un pervertito.
Cosa pensi della comunità lgbtq+ del tuo paese?
La comunità lgbtq+ nelle Filippine sta ancora combattendo per i nostri diritti. Recentemente il disegno di legge “SOGIE Equality Bill”, che ha lo scopo di prevenire vari atti di discriminazione per le persone con un diverso orientamento sessuale, o identità di genere, è diventato di nuovo un argomento caldo nelle Filippine.
Il disegno di legge SOGIE, volto a tutelare l’identità di tutti da ogni discriminazione e violenza, è stato presentato al senato da circa 20 anni, non ottenendo ancora un’approvazione. È triste, deludente e sconvolgente, che ci voglia cosi tanto tempo per approvare una legge che possa proteggere delle persone. Sinceramente credo che le Filippine non abbiano mai accettato tanto la comunità lgbtq+.
Ci sono persone che dicono “Adoro i gay” ma non è cosi, anche quando chiedo ai miei amici se il SOGIE Equality Bill dovrebbe essere accettato, mi rispondono che non credono sia necessario. Veniamo soltanto “tollerati” ma non ci accettano completamente.
Cosa fai nella vita oltre a disegnare ?
Lavoro come specialista dei media a pagamento presso un’agenzia di marketing digitale a Manila da quasi 5 anni. Mi piace molto e sono contento di poter lavorare con persone follemente creative.