Matthew Robins è un illustratore che attraverso i suoi disegni ci fa ammirare la bellezza del corpo maschile in un contesto molto intimo.
Il rapporto che si crea tra Matthew Robins e la persona che accetta di farsi ritrarre è fondamentale per l’artista per portare al termine la sua opera. Matthew adora disegnare i peli e i fondoschiena di uomini che amano prendersi cura del proprio corpo.
Lo sfondo delle sue opere è spesso arricchito da piante. Il rapporto che ha con la natura è molto forte, trova la natura sexy. Ha da poco iniziato un progetto che lo vede ritrarre dei selfie di uomini nudi inviati tramite Instagram.
Matthew Robins si ispira ad artisti come Picasso, per la sua continua evoluzione stilistica e la necessità di dover continuamente cambiare tecnica pur mantenendo sempre la sua identità.
Le tue opere vedono come protagonisti uomini nudi, come avviene la selezione per far si che vengano ritratti ?
Disegnare persone durante il disegno dal vero tende ad essere la maggior parte delle volte piuttosto accademico e le pose sembrano molto legnose. Mi piace per questo motivo lavorare con persone creative: altri artisti, ballerini, persone che capiscono che il mio lavoro consiste semplicemente nel passare qualche ora insieme e nel cercare di immortalare parte di quel tempo sulla carta. Di solito provo a passare un po’ di tempo chattando con persone nuove, capire se saranno abbastanza rilassati e se l’energia sia giusta.
Il processo di selezione è diventato più raffinato negli ultimi due anni, ho imparato a riconoscere le persone noiose e soprattutto i narcisisti estremi, dato che sono le persone meno interessanti da disegnare e so che il lavoro non andrebbe bene.
Mi piace raffigurare persone che si prendono cura del proprio corpo e persone con cui è divertente uscire. Se le persone hanno posato spesso come modelli, per loro diventa troppo normale, non riesco più a catturare quell’energia umana che cerco di avere nel mio lavoro, per questo motivo tendo ad evitarli. Il progetto di selfie a cui sto lavorando è un po’ diverso in quanto dipingo partendo dalle foto. Un’idea a cui ero totalmente contrario in passato, ma essendomi ispirato ad artisti come Eric Fischl, ha iniziato a incuriosirmi un pò di più. Il processo di selezione per questi lavori è molto più semplice, vedo se una foto è sexy o interessante.
Spesso a incorniciare i corpi nudi troviamo delle piante, perché questa scelta? Che rapporto hai con la natura?
M’interessa il mix di colori, le tonalità della pelle in contrasto con toni vegetali. Blu e verdi seduti fianco a fianco con rosa marroni e viola, le forme fluide delle foglie si sposano molto bene con le curve del corpo umano. Le piante sono sexy, hanno un aspetto fantastico, ma esistono anche per riprodursi. Il sesso è importante per le piante ed è importante per il mio lavoro. Nonostante il sesso sia la nostra ragione principale per essere su questo pianeta, molte persone sembrano invece aggiungergli strati extra di complessità. Le piante mi aiutano a ricordare di pensare più semplicemente riguardo al sesso. Sono cresciuto in campagna e per un po’ sono stato giardiniere part-time per mantenermi.
Le piante sono sempre state intorno a me e mi piace averle nel mio studio tanto quanto i ragazzi che disegno.
Che reazioni credi provino le persone che decidono di spogliarsi per te?
Cerco di far sentire le persone a proprio agio non appena arrivano in studio. Le rassicuro anche sul fatto che essere eccitati è una reazione davvero fantastica che rende divertente il mio lavoro. Penso che alle persone piaccia essere guardate. Spesso però mi sento anche molto vulnerabile come se fosse la prima volta. Improvvisamente c’è una persona nuda di fronte a me e posso sentirmi timido per i primi minuti.
Le tecniche che utilizzi per disegnare sono sempre diverse, cosa scaturisce in te il dover provare nuovi modi di illustrare?
Gli artisti che ammiro di più sono Picasso, Hockney e Matisse, disegnano e dipingono in molti modi diversi, ma il loro lavoro ha lo stesso spirito riconoscibile.
Ho studiato illustrazione all’università, dove siamo stati incoraggiati a trovare il nostro stile, ma credo che nell’arte questa sia una strada senza uscita. Quando mi sento troppo a mio agio con la pittura o con qualsiasi tecnica stia usando, preferisco cambiare lo strumento o cambiare la posizione della persona che sto ritraendo.
Cosa ti trasmette osservare un corpo a pochi centimetri da te? Riesci a mantenere la concentrazione per il tuo lavoro?
No, non sempre. Dipende anche dall’altra persona e dal suo umore.
A volte siamo riusciti a fare solo un disegno prima che mi distraessi e potessi finire il mio disegno. Altre volte sono davvero entusiasta e mi diverto a cavalcare l’energia che la sessualità crea. Ecco perché mi piace scegliere modelli che mi eccitano, crea un’energia incredibile quando si è entrambi in una stanza a godere i propri ruoli.
Qual’è la parte che preferisci illustrare di un corpo maschile? Perché?
Mi piacciono molto i peli del corpo, è molto divertente disegnarli perché si tratta di fare segni ritmici. È così orribile quando i modelli si presentano e si sono rasati i peli del corpo.
Mi piace anche disegnare un bel sedere, può cambiare forma in modo così sottile, ma puoi catturarlo in due o tre linee fluide, se si è dell’umore giusto. Sono semplicemente belli.
Come nasce il progetto di ritrarre dei selfie che ti inviano?
Chiedo sempre alle persone che vogliono mettersi in posa di inviarmi foto di se stesse prima di incontrarle, per vedere come sono nude, e per cercare di capire la loro personalità.
Se le foto sono davvero sexy e totalmente disinibite, allora so che saranno brave a posare per i miei disegni. Penso che le persone vogliano essere guardate, soprattutto gli uomini. Molti dei miei followers su Instagram hanno l’abitudine di mandarmi foto dove sono eccitate o in situazioni stravaganti e cosi ho iniziato ad affascinarmi all’idea di ritrarli in questa serie di selfie.
Cosa fai nella vita quando non disegni?
Faccio film e spettacoli teatrali dal vivo, canto e recito.
Lavoro con i burattini e l’animazione. Ho appena ricevuto una vecchia Xbox 360 che qualcuno ha buttato via e che spero non s’impadronisca della mia vita.
Le creazioni di Matthew Robins si possono acquistare su Etsy .