Abbiamo scelto i film LGBTQ+ più interessanti, molto diversi tra loro, molto attesi e finalmente al cinema (o quasi).
Cannes ci ha regalato qualche brivido queer di qualità, presto in sala arriverà la Palma d’Oro e altri titoli succulenti della Selezione ufficiale. In un’annata per ora numericamente un po’ magra, per quanto riguarda il cinema LGBTQ+, attendiamo Venezia a Toronto nella speranza di qualche altra uscita degna di nota. Questi nel frattempo i titoli presto in sala o in streaming da non farsi scappare, tra blockbuster e film d’autore (a volte entrambe le cose assieme).
Jungle Cruise (Jaume Collet-Serra)
con Dwayne Johnson, Emily Blunt, Jack Whitehall, Édgar Ramírez
Il primo personaggio espressamente gay dell’universo Disney? Eccolo qui, in questo mega blockbuster avventuroso rimandato più volte a causa della pandemia. Ci siamo quasi, ma frenate gli entusiasmi. Il capitano Frank Wolff, interpretato da Dwayne Johnson (AKA The Rock), è al timone di una bagnarola col compito di condurre una scienziata (Emily Blunt) e suo fratello (Jack Whitehall) alla ricerca dell’origine della vita eterna nei meandri della Foresta Amazzonica. Il personaggio di Jack Whitehall avrebbe dovuto avere una scena di coming out all’interno di Jungle Cruise, attenzione però, dovrete leggere tra le righe, perché la parola “gay” non viene mai pronunciata.
Al cinema e su Disney+
Falling – Storia di un padre (Viggo Mortensen)
con Lance Henriksen, Viggo Mortensen, Terry Chen, SVerrir Gudnason, Hannah Gross e Laura Linney
Viggo Mortensen, al suo debutto alla regia, scrive e dirige un toccante film a tematica gay. Presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2020, Falling racconta la storia di Willis (Lance Henriksen), un uomo di altri tempi (insomma, bigotto) che è costretto a lasciare la fattoria dove vive per trasferirsi in California a casa di suo figlio John (Viggo Mortensen) che vive con il suo compagno Eric (Terry Chen) e la loro figlia Mónica (Gabby Velis). Per padre e figlio arriva così il momento per un confronto atteso a lungo, dopo anni di incomprensioni e silenzi.
Al cinema dal 26 agosto con BIM
Tutti parlano di Jamie (Jonathan Butterell)
Con Max Harwood, Richard E. Grant, Lauren Patel, Sharon Horgan
2011, esce il documentario Jamie: Drag Queen at 16. Da questa storia vera nel 2017 viene tratto il musical Everybody’s Talking About Jamie (libretto di Tom MacRae e musiche di Dan Gillespie Sells) che segue l’ottimo esempio di Kinky Boots. Ora arriva anche la versione cinematografica. Jamie è un liceale inglese, vive a Sheffield nello South Yorkshire, è gay e ha un sogno: vuole diventare una drag queen. Nonostante il supporto della madre, della sua migliore amica e di un mentore d’eccezione, le difficoltà non sono poche: la scuola è un ambiente ostile, il padre una figura distante. Il primo passo per essere sé stessi è abbattere i muri che costruiamo dentro di noi.
Su Prime Video dal 17 settembre
Dear Evan Hansen (Stephen Chbosky)
Con Ben Platt, Julianne Moore, Kaitlyn Dever, Amy Adams, Danny Pino
Forte di 6 Tony, 1 Grammy e 3 Laurence Olivier, Dear Evan Hansen pure non essendo un musical a tematica queer è diventato subito un cult tra il pubblico americano LGBTQ+, forse perché (purtroppo) essere adolescenti soli, spaventati e depressi (come i protagonisti di questa storia) è qualcosa in cui è particolarmente facile immedesimarsi. Il regista di Wonder e Noi Siamo Infinito ha girato l’adattamento per il grande schermo che vede Ben Platt riprendere il ruolo da protagonista, già interpretato a teatro. Con lui anche le “new entry” Julianne Moore e Amy Adams. Del musical esiste anche il romanzo, pubblicato in italia da Sperling & Kupfer.
Al cinema dal 23 settembre con Universal Pictures
The Eternals (Chloé Zhao)
Con Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Gil Birmingham, Harish Patel, Kit Harington, Salma Hayek e Angelina Jolie
Dopo aver trionfato a Venezia e agli Oscar con Nomadland, Chloé Zhao prova a rivoluzionare l’universo Marvel. Cast stellare per questo attesissimo nuovo capitolo del MCU, il terzo della fase 4 nonché il primo (finalmente) con al suo interno una storyline gay. Dopo gli eventi di Avengers: Endgame, una tragedia inaspettata costringe gli Eternals (una razza aliena immortale creata dai Celestiali) a uscire dall’ombra e riunirsi contro il più antico nemico dell’umanità, i Deviants. Brian Tyree Henry (Se la strada potesse parlare, Widows – Eredità criminale) nel film è Phastos, il primo supereroe apertamente gay del MCU.
Al cinema dal 3 novembre con Disney
Titane (Julia Ducournau)
Con Agathe Rousselle, Vincent Lindon, Garance Marillier, Laïs Salameh
Palma d’Oro a Cannes 2021 per la regista francese Julia Ducournau, seconda donna a vincere l’ambito premio dopo Jane Campion (nel 1993 con Lezioni di Piano). La regista si era già fatta notare nel 2016 con il suo inquietante debutto cinematografico, Raw (un horror cannibalesco); Titane promette di essere un horror altrettanto disturbante, folle e visionario (tra David Cronenberg e Shin’ya Tsukamoto, e ancora oltre), nonché gender-fluid.
Prossimamente al cinema con I Wonder Pictures (vedi foto di apertura)
La Fracture (Catherine Corsini)
Con Valeria Bruni Tedeschi, Marina Fois, Pio Marmai
Presentato in Concorso al Festival di Cannes 2021 dove si è aggiudicato la Queer Palm, il film di Catherine Corsini (regista di La Belle Saison) mette in scena la storia di una coppia lesbica sull’orlo della rottura. Le due protagoniste si ritrovano in un pronto soccorso di Parigi sotto assedio dei gilet gialli, il loro incontro con uno dei manifestanti ferito e arrabbiato manderà in frantumi le loro certezze e i loro pregiudizi.
Prossimamente al cinema con Academy Two.
Benedetta (Paul Verhoeven)
Con Virginie Efira, Charlotte Rampling, Daphne Patakia, Lambert Wilson
Suore lesbiche che fanno sesso in preda a visioni estatiche. Questo il concept del nuovo film del regista di Basic Instinct e Showgirls. Presentato in concorso al festival di Cannes, Benedetta si preannuncia quantomeno come un film iconoclasta. Il film, che vede protagonista Virginie Efira, è basato sul saggio di Judith C. Brown Atti impuri – Vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento, sulla storia vera di Benedetta Carlini, suora e mistica del XVII secolo.
Prossimamente al cinema?
Great Freedom (Sebastian Meise)
Con Franz Rogowski, George Friedrich
Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2021 (Jury Prize), il film di Sebastian Meise è un dramma carcerario di grande impatto: Hans Hoffmann è gay, ma nella Germania postbellica l’omosessualità è illegale ai sensi del paragrafo 175 del codice penale (che verrà cancellato solo negli anni ‘70). Finito in prigione però l’uomo non si rassegna all’impossibilità di amare. Protagonista della pellicola Franz Rogowski, già visto in Undine, La donna dello scrittore, Victoria e Un valzer tra gli scaffali.
Al cinema chissà quando
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