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George Kanis è un artista greco che usa la fotografia per seguire gli istinti primordiali liberati dalle etichette e dalle regole imposte dalla società. ‘Desiderio’ è la parola che rappresenta maggiormente i suoi lavori, immagini dove i corpi sono finalmente nudi e liberi.
I protagonisti dei suoi scatti sono amici della scena underground di Atene, il suo stile è crudo, per enfatizzare al massimo gli istinti naturali. È una esplorazione del concetto di libertà di genere, razza e orientamento sessuale della società greca, dove tutto è senza limiti.
George Kanis oltre essere un artista di talento ha molto da dire, e ci tiene a sottolineare il suo messaggio: tutti dovremmo essere liberi, senza vergogna e senza dimenticare mai di essere vivi.
Vivi ad Atene ma sei nato sull’isola di Chio, quanto pensi che la tua anima greca abbia influenzato il tuo immaginario?
Credo che il mio modo di vedere o anche il mio modo di pensare siano stati influenzati al 100% dall’ambiente in cui sono cresciuto. Sebbene molte persone possano affermare che il mio lavoro sembri essere più vicino all’estetica di Berlino, ho trovato questa conclusione senza senso.
La scena underground in tutto il mondo ha tonnellate di somiglianze e la scena greca underground è molto viva e molto attiva. Soprattutto quando si parla di arte. L’arte non conosce confini e non ha paese. Condividiamo tutti le stesse emozioni, a prescindere di chi sei e di dove vivi.
Sei mai scappato di casa da bambino?
La mia infanzia è stata piuttosto dura ed estremamente violenta, quindi sì, dovevo essere un fuggitivo. Oggi le circostanze sono totalmente diverse e sono molto vicino ai miei amici e alla mia famiglia. Ma, in passato, non ho mai sentito di appartenere a nessun luogo e non mi sono mai sentito amato.
Sei un artista dai molti talenti che utilizza foto, video e pittura. Quale pensi sia il migliore per te o quello che ti piace di più?
La pittura mi appassiona molto ed è terapeutica per me. Ma la fotografia mi ha dato il potere di rivendicare me stesso, facendomi sognare di nuovo.
Quindi dover scegliere un solo mezzo di espressione sarebbe difficile; si adattano tutti perfettamente al mio stato emotivo in momenti e nel modo in cui voglio esprimermi onestamente.
Il desiderio è un argomento importante per te e adoro il modo in cui lo rappresenti, cosa significa per te?
È tutto! Il desiderio ti rende libero, ti fa sentire innamorato, ti fa odiare, ti fa sognare, e ti spinge a sforzati di più. Ti fa combattere per la tua libertà! È una sensazione primordiale che spesso calpestiamo, mettendola da parte al fine di soddisfare un amante, la famiglia, la comunità, la società e il mondo.
Se hai nutrito i tuoi desideri con armonia e non ferisci nessuno, non hai mai bisogno di sopprimere le tue volontà per soddisfare qualcuno! Il desiderio ci ha liberati dalle norme della nostra società ed è qualcosa che dobbiamo rispettare senza vergognarcene mai.
Gli uomini Greci, così come Italiani e Spagnoli, sono tra i più caldi. Che tipo di uomo ti piace di più?
A dire il vero non mi piace nessun tipo. Se vedo un ragazzo in un club, è soltanto il modo in cui balla e interagisce con l’ambiente ad eccitarmi.
Se invece si tratta di rimorchiare, allora ho un certo tipo: i cattivi ragazzi, o semplicemente ragazzi dall’aspetto punk / squamoso / queer. Preferisco sempre flirtare con persone nel mondo reale e mai attraverso social o app, quindi quando voglio solo fare sesso mi sento attratto da diversi tipi di ragazzi.
Come ne pensi della scena artistica underground greca?
È l’unica cosa che mi resta in cui credere qui in Grecia e mettere tutti i miei sforzi. I giovani qui sono estremamente creativi, mi stupisce sempre! Vorrei non essere quel paese povero che siamo. Tutti gli artisti locali qui potrebbero avere le stesse opportunità di lavorare con le loro idee, traendone vantaggio e rendendoci ancora più creativi.
Penso che ci sia molta libertà di espressione nelle tue creazioni, come ti senti quando pubblichi online il tuo lavoro nel mondo?
Qualche anno fa non volevo pubblicare nulla, mi bastavano le mie mostre. Ma dopo che i miei amici mi hanno letteralmente fatto creare un account e iniziare a caricare il mio lavoro, mi sono subito innamorato.
Amo la possibilità di conoscere più persone che condividono le mie stesse idee. Comincio persino a rispettarmi un po’ più di prima. Trasmettere l’arte attraverso tutti quei social media è folle e super divertente, ti spinge anche a provare di più ed essere maggiormente produttivo.
È davvero una motivazione per fare sempre di più. Quindi, se stai leggendo questo e hai ancora dei ripensamenti, abbandona ogni tentennamento ed inizia a caricare il tuo lavoro. Facci vedere e fatti amare.
In un mondo in cui tutti possono scattare foto con i loro telefoni, come ti senti da artista che usa come strumento la fotografia?
Non credo nella concorrenza soprattutto nell’arte. Noi artisti che dovremmo sostenerci a vicenda, lavorare insieme, condividere idee, promuovere idee, etc. Vedo cose incredibili online che non ottengono mai l’attenzione che dovrebbero ricevere, e questo mi rende davvero triste, vorrei essere super famoso per promuoverli tutti.
Il fatto che ora tutti possiamo scattare foto è ancora più interessante per me, mi piace vedere che ci sono sempre più persone che si impegnano maggiormente con le arti in genere. Quindi no, non mi spaventa affatto il fatto che chiunque possa fare una foto, così come non mi ha mai spaventato per tutti quegli anni che chiunque possa disegnare.
Se stai leggendo queste parole e hai ancora dei ripensamenti, abbandona ogni tentennamento ed inizia a caricare il tuo lavoro. Facci vedere e fatti amare.
George Kanis
Ci parleresti del progetto “D.T.S. – Death To Symbols”?
Ho creato il progetto DTS “Morte ai simboli”, per rappresentare la separazione degli esseri umani dalla natura, dove il grembo primordiale del mondo è l’essere onni-inclusivo, senza discriminazione e con piena accettazione. Le mie foto sono solitamente ambientate in ambito urbano, un luogo per lo più freddo, tecnologico e puramente patriarcale.
Lì i corpi vengono raffigurati spogliati dalla civiltà, ritornano in un’età primordiale in cui tutto è accettato ed appartiene a uno stadio preconscio, mentre il giudizio sociale non ha posto. I miei soggetti sono i simboli e rappresentano il titolo, che la società gli ha assegnato e sul set possono liberarsi da questi e mostrare la loro verità, dove il desiderio è soggetto solo a se stesso e non si attiene a leggi e regole.
Puoi dirci com’è la tua giornata quando scatti le foto? È la rappresentazione della tua fantasia o di quella del modello? Come funziona?
No, è sempre primordiale, è come mi sento in quel preciso momento e come reagisco al mio ambiente. Sono sempre molto emotivo e cerco di esprimere come ci si sente. Ovviamente i miei modelli esprimono i loro desideri, i loro sentimenti e le loro emozioni, dopotutto sono umani, ma quasi ogni volta cerco di rappresentarli come vorrei vengano rappresentati.
Immagino che il momento delle riprese sia davvero hot, alcuni spettatori probabilmente si eccitano guardando il tuo lavoro, succede anche te scattando quei momenti?
(Ride) Mi dispiace deludervi ragazzi ma quasi mai durante le riprese, dopo aver fatto il mio lavoro è più che benvenuto. Dipingevo o scattavo foto di corpi nudi da quando avevo quattordici anni e questo è molto tempo fa.
Guardando il tuo lavoro in cui c’è molta libertà nel sesso, sembra che tu sia aperto e conosci davvero l’argomento. Che cosa ne pensi?
Amo sempre esplorare la mia sessualità e nutrirla con tutti i miei desideri. Non mi sono mai vergognato quando si trattava di sesso, perché a mio modesto parere nessuno dovrebbe mai sentirsi così! Amo l’intimità, amo il sesso amo abbracciare il mio io interiore e condividere le mie “parti” con gli altri.
Qual è il tuo punto di vista sul feticismo?
Posso feticizzare anche un normale vaso come ho già fatto attraverso il mio lavoro in passato. Abbiamo tutti i nostri feticci anche il sesso alla vaniglia come lo vedo al giorno d’oggi per me è un feticcio e non solo sesso alla vaniglia. Amo tutti i tipi di giochi sessuali, mi piace divertirmi a dare e prendere piacere e il mio ruolo preferito nel sesso è quello del passivo dominante.
Se avessi un adesivo per paraurti sulla tua auto, quale sarebbe?
Non dimenticare mai di essere vivo.
Quando sei stato più felice?
La felicità va e viene come ogni cosa nella nostra vita. Non ricordo quale sia stato il mio momento più felice, ne ho molti e non riesco davvero a farne una gerarchia.