Rosso profondo, il risotto alle barbabietole è la ricetta perfetta per la cena di San Valentino
Per la cena di San Valentino le pietanze rosse sembrano perfette per festeggiare l’amore e la passione. Niente di più facile che utilizzare le barbabietole per un primo dolcissimo, dal colore rosso profondo a cui aggiungere una nota cremosa ai formaggi.
Il più famoso riso rosso alle barbabietole è quello dello chef che ha rivoluzionato la cucina italiana moderna, Gualtiero Marchesi; lo Chef lo propone con una fonduta di parmigiano al Franciacorta e lo decora geometricamente come Mirò, con una linea retta e un cerchio e se vorrai vederlo ne troverai innumerevoli immagini di originali e riprodotti sull’internet.
Se non vuoi acquistare un Franciacorta da utilizzare per questa ricetta, prova almeno con un vino bianco che sia buono e che vorresti sorseggiare al calice, rinunciando a qualsiasi brick in cartone di vino da cucina che costa pochissimo, ok, ma non riuscirà mai a valorizzare il tuo risotto.
Non sottovalutare la tostatura del riso. Eliminare tutta l’umidità, a secco, senza alcun liquido o ingrediente aggiunto, renderà i tuoi chicchi traslucidi e impermeabili, impedendogli di sfaldarsi troppo in cottura e mantenendo una consistenza più “al dente”; inoltre, l’amido verrà rilasciato più lentamente creando un risotto cremosissimo.
C’è anche chi tosta il riso direttamente nel soffritto ma io preferisco di gran lunga la tostatura a secco, così riesco successivamente a imbiondire lo scalogno senza rischiare di bruciarlo.
Prendi una barbabietola al vapore, già pronta, che trovi in tutti i supermercati. Pelala bene con un pelapatate ma fallo con i guanti o rischierai di sederti a tavola con le mani totalmente tinte di fucsia! Frullala (frullalléro frullallà) con un mixer a immersione e magari aggiungi un goccio di acqua per renderla più cremosa e liscia.
Il risotto è una ricetta che devi fari all’ultimo minuto, come se fosse un piccolo cooking-show per il tuo amante che ti aspetta a tavola; un risotto preparato prima e riscaldato poi, diventa una pappa terribile e potrebbe compromettere la tua relazione.
Piuttosto, organizza un momento davanti ai fornelli per condividere un po’ di vino e magari per mescolare il risotto assieme, abbracciati, come se doveste lavorare la creta come Sam e Molly.
Ingredienti 2 persone
Per il risotto
1 piccola barbabietola cotta al vapore
150 g riso Carnaroli
1 scalogno
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
un bicchiere di vino bianco secco
1L di brodo vegetale
una noce di burro
Per la crema di robiola e parmigiano
1 noce di burro
80 g robiola fresca
2 cucchiai parmigiano grattugiato
3 cucchiai latte intero
Prepara la crema di robiola facendo fondere il burro in un piccolo tegame. Quando sarà fuso aggiungi i formaggi e il latte, mescola fino a fare fondere tutto senza grumi, spegni il fuoco e metti da parte. Se la crema diventasse troppo densa, stemperala con un altro po’ di latte.
Fai tostare il riso in un tegame per circa due minuti, mescolando con un cucchiaio di legno. Attenzione a non tostarlo troppo e a non bruciarlo. Sposta il riso su un piatto fondo e metti nel tegame olio e scalogno tritato.
Fai imbiondire lo scalogno e aggiungi il riso tostato, mescola bene e versa il vino bianco, facendolo sfumare completamente. Cuoci il risotto aggiungendo a poco a poco il brodo vegetale bollente.
Quando il risotto sarà quasi pronto, aggiungi la crema di barbabietola frullata finissima con il frullatore a immersione, continua a mescolare per un paio di minuti e spegni il fuoco. Manteca con una noce di burro e servi il risotto caldo, decorandolo con la crema di robiola e parmigiano. TOH! MANGIA! risotto barbabietola risotto barbabietola