Andy Warhol quando scrisse i suoi diari probabilmente non avrebbe mai pensato che un giorno The Andy Warhol Diaries sarebbero diventati una serie di Netflix. In questa serie sarà l’intelligenza artificiale che consente all’artista di narrare alcuni estratti postumi dei suoi diari personali.
Andy Warhol con molta probabilità avrebbe adorato l’IA. In fondo lui è sempre stato il re indiscusso della pop art. Ha trascorso la maggior parte della sua vita nella cultura del consumo, passando dalle Brillo Boxes, le Campbell’s suop can e alle celebrity serigrafate.
Nella serie l’IA viene usata per ricreare la voce di Warhol con il suo accento di Pittsburgh e la sua cadenza inconfondibile, per narrare stralci della sua vita.
The Andy Warhol Diaries, prodotto da Ryan Murphy, è un documentario suddiviso in sei episodi che mettono in luce alcuni aspetti della vita dell’artista partendo dalla sua infanzia a Pittsburgh.
“Sono solo un mostro”, dice Warhol a un certo punto durante il trailer. “Non ero molto vicino a nessuno. Anche se, immagino che volessi esserlo”.
Negli episodi vengono toccate anche tutte le epoche successive, evidenziando alcuni momenti che lo hanno portato ad essere un artista e una celebrità, come quelle che ritraeva e adorava circondarsi. Sebbene Andy Warhol fosse una figura straordinaria, super attiva e prolifica come artista, regista, editore e icona, era estremamente riservato riguardo alla sua vita personale.
Andy Warhol iniziò a scrivere i suoi diari subito dopo essere stato vittima della pistola della scrittrice Valerie Solanas nell’attentato del 1968. La serie espone alcuni temi come la sua sessualità, la sua amicizia con l’artista Jean-Michel Basquiat, il suo rapporto con la chiesa e la fede. Il documentario contiene anche interviste di amici e persone che l’hanno vissuto come John Waters e Rob Lowe.
The Andy Warhol Diaries uscirà il 9 marzo su Netflix. Guarda il trailer qui sotto.