La Serra; profumi e salute mentale.

L’obiettivo delle fragranze de La Serra è quello di far fare esperienza attraverso un profumo di una condizione mentale, avvicinando le persone alla tematica della Mental Health, contribuendo ad abbassare lo stigma nei confronti delle malattie mentali e favorendo l’informazione su di esse. Gli altri importanti pilastri di questo brand sono: creatività, qualità e sostenibilità.

Solitamente un profumo quando viene indossato aiuta la persona che lo porta a sentirsi completa, a rivolgersi alla vita con maggiore sicurezza, a provare un ricordo o un’emozione. La sfida de La Serra è unire un tema delicato come la salute mentale, argomento per fortuna sempre più attuale e unirlo al mondo della profumeria di nicchia.

Sia chiaro non si parla di profumi che aiutino persone che hanno disturbi mentali, bensì con La Serra ci si chiedere se un profumo possa essere il mezzo e lo spunto per parlare di disturbi mentali e perché no, se possa anche aiutare a eliminare lo stigma che circonda queste condizioni meglio!  

L’intuizione che ha dato il via alla creazione di La Serra, che ha come ispirazione alcune malattie mentali, è merito di Alberto Anselmi co-founder e direttore creativo del brand, che è psicologo clinico, laureato all’università San Raffaele di Milano, dove ha avuto modo di testare quanto sia essenziale, che ogni individuo venga riconosciuto e accettato per le proprie differenze.

“Siamo partiti dal presupposto che la “Normalità” non esiste, come mi è stato insegnato nella prima lezione di Psicologia Clinica, ma è solo un concetto di riferimento che si utilizza per capire quanto ciascuna persona si discosti da essa”.  Alberto Anselmi.

L’idea infatti è quella di fare indossare metaforicamente un sintomo e far provare le caratteristiche di quel disturbo.  Viene offerta l’informazione circa la patologia, grazie a un libretto contenuto all’interno della scatola del profumo, dove vengono spiegate le caratteristiche della condizione mentale alla quale è ispirata la fragranza e la provenienza sostenibile delle materie prime.

“I brief dati ai profumieri sono infatti tratti direttamente dal DSM-V, il Manuale Diagnostico-Statistico dei disturbi mentali” Alberto Anselmi.

Il nome La Serra nasce dalle bellissime serre monumentali, spesso collocate in prossimità di monasteri e castelli, dove venivano coltivate le erbe medicali. Questi luoghi meravigliosi hanno anche ispirato il design della bottiglia dei profumi La Serra, che ricorda nelle fattezze e nei colori i contenitori farmaceutici dei tonici.

La direzione creativa di Alberto Anselmi mette in scena i sintomi delle condizioni mentali a cui si ispirano i profumi. Le prime due fragranze lanciate sono Obsessive Leather e Compulsive Musk che mettono in scena due aspetti del ben noto Disturbo Ossessivo-Compulsivo (D.O.C.). 

Obsessive Leather parla di ossessioni che sono dei pensieri ricorrenti, “tatuati nel cervello” di chi ne fa esperienza, che vengono messi in scena dalla fragranza con un accordo di cuoio unito a un particolare tipo di incenso naturale, l’Olibano Res Volcain della Somalia, di Origine Certificata, che viene trattato con uno speciale processo di “pirogenazione” che lo rende più affumicato e avvolgente pur mantenendo la freschezza della resina. La scelta di un incenso deriva proprio dall’atteggiamento introspettivo che si associa comunemente all’odore di questa nota e che viene mescolato con il Cisto di Spagna di Origine Certificata ed estratto con Pratiche Sostenibili. 

Compulsive Musk tratta il secondo principale aspetto del D.O.C., le compulsioni, che sono degli agiti più o meno coscienti che si mettono in atto spesso in risposta alle ossessioni. Possono avere diverse tematiche (ordine, precisione, pulizia…), ma hanno tutte una caratteristica comune ovvero il senso momentaneo di sollievo dato dalla ripetizione di questi comportamenti. A dare un contraltare olfattivo a questa sensazione è un particolare Musk. Il blend pulito, cristallino di Compulsive Musk viene reso più corposo e intrigante grazie anche ad altre due dominanti naturali: il Legno di Guaiaco e il Patchouli di Indonesia, anch’esso di Origine Certificata ed estratto con Pratiche Sostenibili. 

Ultimo arrivato è Binge Eating Vanilla, la  nuova fragranza ambrata orientale che trae ispirazione dal Binge Eating Disorder (letteralmente “Disturbo da abbuffata”). Questa condizione mentale fa parte dello spettro dei Disturbi del comportamento alimentare e si differenzia dalla più comune Bulimia Nervosa prevalentemente per la mancanza di condotte compensatorie al termine dei cosiddetti episodi di “abbuffata”. L’aspetto principale di questa condizione che ha ispirato Alberto Anselmi, per definire l’identità di questa fragranza è la sensazione di perdita di controllo che prova una persona durante i momenti di alimentazione (appunto) incontrollata. 

Fabrice Pellegrin il perfumer che realizzato anche le altre due precedenti fragranze, ha lavorato insieme ad Anselmi per mettere in scena il tratto goloso e irresistibile che può avere un profumo, esattamente come una crema spalmabile può averlo a livello di gusto.

Oltre alla Vaniglia Planifolia Madagascar naturale di Origine Certificata, la fragranza contiene un’altra dominante che la caratterizza: la Nocciola STT (Smell-the-TasteTM), nota cardine che personalizza la fragranza con un tratto di golosità mutuata dal gusto, che ha una forte connessione con l’olfatto. 

La Serra porta sul mercato il concetto di “Conscious Perfumery” dedicato a un utente che giocoforza dell’evidente cambiamento climatico, si vuole avvicinare a un consumo più responsabile ed etico senza però rinunciare a tutti i meravigliosi aspetti della profumeria artistica.

Lo scopo di questo standard qualitativo etico è quello di garantire alle popolazioni dei villaggi con i quali collaborano, la stabilizzazione dei prezzi e la ridistribuzione dei margini in modo equo tra i lavoratori per migliorare le condizioni di vita locali, oltre a favorire una coltivazione di tipo sostenibile. La bottiglia ha lo spray svitabile per permettere non solo di ricaricarla, ma soprattutto di smaltirla correttamente nel vetro.