Thoé, all’anagrafe Okwuchukwu Eze, è un cantante Emiliano Afro-discendente di seconda generazione di 22 anni. ‘Thoé è l’alter ego artistico di Timothy, un personaggio attraverso cui l’artista riesce a esprimere appieno la propria creatività, superando una naturale timidezza attraverso la sua musica.
S’intitola “ALTER ECHO” il primo ep di Thoè, ed è una manifestazione di questo suo viaggio interiore, un insieme di esperienze vissute che risuonano come un’eco, sia positiva che negativa. Thoé si ispira alla figura mitologica di Eco, trovando un parallelo tra la sua storia e la propria lotta per l’auto-espressione e l’auto-accettazione.
Le canzoni di “ALTER ECHO” riflettono un percorso di crescita personale e artistica, in cui Thoé e Timothy si fondono per creare un messaggio autentico e condiviso, cercando di trovare bellezza nell’unicità e nelle diversità che caratterizzano ognuno di noi.
Chi è Thoè?
Thoé é la mia stage persona, è il fulcro di tutti i “puntini” che compongono Timothy. Nascondendo una velata timidezza, Thoé é la voce che parla per Timothy in quanto artista che ha la necessità di esprimersi.
Il titolo del tuo promo EP “ALTER ECHO” mescola una figura mitologica al fenomeno dell’eco, Qual’è il messaggio?
Quello che voglio comunicare con questo viaggio particolare che mi si é ricamato sulla pelle, è che tutte le canzoni che compongono “ALTER ECHO” derivano da esperienze che hanno lasciato un segno dentro di me (di natura positiva e negativa), dunque… un’eco!
Sono rimasto molto affascinato dalla storia della ninfa Eco e dal fatto che fosse stata condannata a ripetere le parole altrui, non potendo più esprimersi…
Una cosa per il quale ho dovuto combattere e continuo a farlo non perdendo la mia vera essenza e la persona che sono, nella mia piena consapevolezza.
Raccontarmi in una concezione “pura” senza troppi veli é il mio obbiettivo, sperando appunto che le mie parole e la mia voce possano risuonare dentro coloro che ascoltano, creando una voce condivisa.
Questo progetto fa anche parte di un percorso di auto-accettazione, cosa ti metteva a disagio nella società?
Sicuramente l’essere “diverso” o diversamente conforme agli standard di questa società spesso mi ha fatto sentire a disagio o mi ha fatto dubitare del mio valore.
Mentre bisogna sempre ricordarsi che le proprie caratteristiche e particolarità non sono che fonte infinita di ricchezza e bellezza e vanno accolte. Ogni essere é unico e speciale a proprio modo.
Quali sono i tuoi riferimenti musicali?
Come ho detto già in passato, cerco di spaziare il più possibile perché voglio che la mia natura rimanga “pura“, senza sovrastrutture o impronte di qualcosa che in realtà non sono.
Ma sicuramente artisti che hanno la mia ammirazione sono FKA Twigs che non mette mai barriere creative e si spinge oltre, creando sempre nuove prospettive sonore; Nina Simone che é anima allo stato brado; Ella Fizgerald che con il suo controllo e la sua voce calda riesce a portarti sullo spazio senza farti scollare gli occhi ed il cuore dalla sua voce.
E poa Beyoncé, Anohni, Mia Martini, Prince … E molti altri!
Hai collaborato con l’artista multimediale Vanessa Pagano, mi parli della simbologia della cover?
Si, é stato bellissimo lavorare con Vanessa, anche se a distanza, perché ha capito esattamente quello che volevo esprimere entrando nel mio mondo, ascoltandomi. Vanessa ha messo su ”carta” tutto quello che avevo in mente.
Figurativamente, il mio alter ego Echo e Thoé rappresentano l’ambivalenza dell’energia maschile e femminile che ci compone. Il mio essere androgino mi ha spesso dato insicurezze, ma col tempo ho imparato ad apprezzarmi.
La Luna rappresenta i momenti oscuri della vita che tutti attraversiamo, questi momenti vanno però presi sotto braccio (in opposizione del sole per sottolineare il simbolo di polarità). L’occhio/sole rappresenta la lungimiranza, la luce, l’occhio é il simbolo di Dio.
Come si può intravedere, lo sguardo di eco é rivolto verso il sole mentre giace tranquillo nelle increspature del fiume, affidandosi ed avendo fede in quanto tutto nel corso della nostra vita é cambiamento necessario per una nostra evoluzione interiore. Il fiume rappresenta lo scorrere della vita nel quale cerchiamo di tenere e trovare un equilibrio.
La tua musica mescola stili differenti come pop, black music e soul. Pensi ci sia un fil rouge ad unirli?
Sì, il filo conduttore é sicuramente la mia voce che nonostante la vicinanza o possibile divergenza dei generi caratterizza ed abbraccia come una carezza ogni canzone.
Come descriveresti un tuo live?
Come condivisione di energia e positività! Quando salgo sul palco Thoé prende le redini ma ovviamente Timothy, che è il lato più sensibile ed intimo che mi caratterizza, mi accompagna.
Quindi ci tengo in primis a divertirmi ma voglio creare un emozione nello spettatore tramite un mio dono, ovvero la voce. Il regalo più grande é proprio sentire tutta l’energia che mi ritorna a livello emotivo. Sono delle bellissime montagne russe.
L’ultimo album di cui ti sei innamorato:
Ultimamente sto ascoltando “The Year I Turned 21” di Ayra Starr. Sto ancora finendo di assimilarlo in realtà, ma mi porta ricordi di infanzia facendomi ballare ed entrare in una vibe che risuona in me in questo momento.