Queer frequencies al Montreux Jazz Festival 2025

Al Montreux Jazz Festival 2025, la musica si fa veicolo di identità, orgoglio e resistenza. Tra set infuocati e attivismo sul dancefloor, la scena queer lascia il segno con artiste e artisti che trasformano la consolle in un manifesto. Tutti gli eventi menzionati sono a ingresso gratuito.

Dalla ballroom di New York alla techno berlinese, passando per la disco militante francese, ecco i volti che stanno ridefinendo la notte sulle rive del Lago di Ginevra. Il Montreux Jazz Festival non è più da tempo solo jazz. Con la sua apertura verso nuove espressioni sonore e culturali, l’edizione 2025 consacra definitivamente il proprio impegno verso la diversità, dando spazio e visibilità a una generazione di artisti LGBTQ+ che stanno riscrivendo le regole del clubbing.

La presenza di questi artisti queer non è solo estetica o musicale: è politica, è comunitaria, è urgente. In una società che ancora lotta contro discriminazioni e stereotipi, il palco diventa uno spazio di liberazione e connessione.

Royale Cattin & Friends:
Sul palco Spotlight il 5 luglio, Royale Cattin & Friends portano in scena uno show che è un inno al kitsch, all’ironia e all’empowerment queer. Ispirata alle dive anni ’70 e ’80, Royale unisce drag performance e bingo, con interventi di Moon, Léon Lover, Canicule, Luigi e Fiona de Vil, il tutto accompagnato da DJ set che oscillano tra disco, house e pop reinterpretato con spirito irriverente.

In un’atmosfera da Studio 54 reinventata, il collettivo crea uno spazio di festa e condivisione dove l’identità viene esaltata e ogni corpo è invitato a brillare senza timori.

BASHKKA:
BASHKKA arriva a Montreux come un’esplosione di energia queer e consapevolezza. Il suo nome, che in turco significa “diversa”, è già un manifesto. Cresciuta tra Monaco e la scena ballroom di New York, porta nel suo sound una miscela viscerale di house, ghetto-tech e influenze diasporiche, profondamente intrecciate con le lotte delle comunità trans nere e brown.

La sua performance del 14 luglio sull’Ipanema Stage promette un rituale sonoro che unisce beat e militanza, corpi e politica, in un atto di affermazione identitaria che non chiede permesso.

Roi Perez:
La consolle di Roi Perez è un luogo di seduzione e trance. Originario di Tel Aviv, ma adottato dalla Berlino del Berghain, è uno dei DJ resident del Panorama Bar, simbolo internazionale del clubbing queer. Con i suoi set eclettici e giocosi, che spaziano tra house, disco e breakbeat, Roi racconta la pista da ballo come luogo ipnotico e liberatorio, dove ogni traccia è un invito alla trasformazione.

Al Montreux Jazz Festival si esibirà il 13 luglio durante il Disco Brunch Club (Ipanema stage), portando la sua visione fluida e sensibile di una club culture aperta e permeabile.

Barbara Butch:
Barbara Butch non è solo una DJ, è un’intera dichiarazione d’intenti. Icona queer francese, militante contro la gordofobia e l’omolesbobitransfobia, ha fatto la storia nel 2024 con la sua performance d’apertura delle Olimpiadi a Parigi, trasformando un ponte sulla Senna in un palcoscenico di visibilità e orgoglio.

Al Montreux Jazz Festival chiuderà la notte del 19 luglio alla Coupole con un set che si annuncia travolgente. La sua musica, una combinazione inclusiva di disco, house e pop, è uno spazio dove l’amore queer non solo è visibile, ma viene celebrato senza compromessi.

La presenza LGBTQ+ al Montreux Jazz Festival 2025 non è un dettaglio, è un cuore pulsante. Le performance di Royale Cattin & Friends, BASHKKA, Roi Perez e Barbara Butch non si limitano a far ballare: creano comunità, affermano identità, riscrivono linguaggi.

In un mondo che ancora fatica ad accogliere l’alterità, questi artisti e artiste offrono rifugio e rivoluzione sotto la stessa luce stroboscopica. E allora che il palco diventi pista, che la musica sia voce, che il Pride non sia solo un mese, ma un battito continuo che risuona fino all’alba sul lago di Montreux.