Quando si parla di essenziale spesso si attribuisce l’assenza di contenuto, di storia e di memoria. L’arte di Guillermo Martín Bermejo è tutto tranne che priva di contenuti e di forti significati.
Una narrativa raffigurata, una poesia sublime che affonda dentro una lunga serie di ricordi che ci trasportano al passato. Un passato dolce, a tratti macchiato dall’eros. Guillermo è un artista con un trascorso artistico e personale ricco che non ha bisogno di essere raccontato a voce ma bisogna viverlo nelle sue opere, osservandole e leggendole tra le parole scritte nelle sue poesie. Guillermo infatti è anche uno scrittore che debutta con il suo primo libro di poesie. Testi che vanno a congiungersi con l’arte dei suoi dipinti in vecchi fogli di carta, donandoci momenti di pura cultura visiva e letteraria di cui abbiamo sempre bisogno.

Lápiz sobre papel de libro antiguo
15 x 10 cm
Quando hai scoperto la passione per l’arte?
Non è stata una scoperta. L’arte è sempre stata con me dà quando ero molto piccolo. Mia madre era un’illustratrice e mio padre un editore.
Mia sorella e io abbiamo sempre avuto l’arte intorno a noi quando eravamo piccoli. Per me l’arte è una necessità fisiologica come mangiare o dormire. Non posso vivere senza disegnare.
Quello che ho scoperto sono i miei gusti personali, li stavo pulendo. Ero sedotto da certi artisti e ne odiavo altri. Il mio amore per i classici è qualcosa che ho educato attraverso i miei sensi. Mi emoziono con un Cimabue, un Van der Weyden o un Corot. D’altra parte ho freddo con un Duchamp o un Warhol.

Guillermo Martín Bermejo, Where Dreams go to Die (Démanty Noci), 2020
Pencil on old notebook paper
19 x 13 cm
Chi è Guillermo, ci parli un po’ di te?
Sono nato a Madrid cinquant’anni fa e ho vissuto molto in questa bellissima città. Ho vissuto a Berlino, a Basilea, a New York… Ora vivo e lavoro a Mentone, in Francia. Molto vicino all’Italia. Non ho mai avuto uno studio fisso come altri artisti.
Sono come Rilke che è sempre stato portatile, vagabondo nel mondo. Raccolto da “mecenas” e amici.
Sono una persona che ama la semplicità, la vita senza clamore.
Ma non sopporto il maleducato e lo sgradevole.
Dammi un tramonto sul mare o un’alba sulla montagna, un buon bicchiere di vino e una chiacchierata con gli amici. Un buon libro e un buon film classico e sono già felice.

Lápiz sobre hoja de antigua Moleskine
21 x 13 cm
Com’è nata la scelta di disegnare su dei vecchi fogli?
Sono sempre stato un collezionista di libri antichi. Amo andare nei vecchi mercati e nelle librerie a frugare tra cassetti e scaffali. Sono sempre stato molto dispiaciuto per quei libri rotti e in frantumi che nessuno vuole più. Da lì è nata l’idea di dare loro una nuova vita. Inoltre, la patina che hanno della vita e della storia è incredibile. I disegni realizzati su questi fogli aprono un vuoto temporale. Diventano senza tempo.

Pencil on old notebook paper
27 x 19 cm
Le teste dei soggetti illustrati sono spesso in risalto, più grandi, come mai?
Di solito deformo i volti, i corpi delle figure che disegno, ma molte volte è qualcosa d’inconscio. Lo faccio senza rendermene conto. È così che faccio mie quelle facce. Diventano qualcun altro.

Pencil on old card
12,5 x 9,5 cm
In base a cosa scegli chi illustrare, chi sono i soggetti?
Molte volte sono persone che conosco o che mi interessano per via dei loro volti diversi e originali. Altri sono personaggi storici che mi porto dietro dal passato, tante volte dimenticato, per riscrivere la loro vita e riportarla alla mia esperienza personale.
Cerco la bellezza fuori dai canoni di oggi.
Sono più interessato alle orecchie grandi e allo sguardo triste che a un ragazzo o una ragazza perfetti.

Pencil on old notebook double page
26 x 21 cm
Che rapporto hai con la letteratura?
Totale. Dico sempre che i miei disegni sono poesie disegnate. È un’altra forma di scrittura. Molte volte la mia poesia e i miei disegni si mescolano.
L’uno non può vivere senza l’altro.
Per me la letteratura è una continua fonte d’ispirazione. Forse molto più della pittura o della scultura.

Lápiz sobre doble página de cuaderno antiguo
17 x 24 cm
Hai appena pubblicato un libro di poesie, ce ne parli?
È un diario poetico di diversi anni. Finalmente è il mio primo libro di poesie, ho iniziato a scrivere ciò che non so disegnare. È una sorta di complemento ai miei disegni. Sono piccoli tratti trasformati in parole. Piccoli sguardi dei miei pensieri ed esperienze.

Pencil on oldbook paper
23,5 x 16 cm
Cosa manca secondo te nel panorama artistico contemporaneo?
Credo che l’arte contemporanea stessa sia uno stile e io non ne appartengo.
Ma se mi chiedi di quello stile, ti direi che gli mancano molte cose: modestia, rispetto, silenzio.
Amando il piccolo, basta gigantismo!
Coerenza, bellezza, figurazione, atemporalità.

Pencil on old book paper
21 x 15 cm
Cosa ti affascina maggiormente della società?
Quei volti che vedo per strada, quelle storie d’amore minimali.
La sincera amicizia.

Pencil on old notebook paper
15 x 10,5 cm
Cosa ti infastidisce?
La maggior parte delle cose.
La realtà mi spaventa. Preferisco creare il mio mondo.

Pencil on old envelope
12 x 15 cm
Come stai trascorrendo l’estate?
Noi artisti nonostante la credenza popolare, non abbiamo vacanze. Stiamo sempre lavorando. Ora sto preparando due mostre per settembre. Una ad Anversa e una a Madrid.