Giovane promessa della nuova scena Uk accostato a nomi quali Arlo Parks e Joesef, Freddie Long, cantautore dall’indole indie, dal Sussex (UK) ha pubblicato di recente “Hyde and Seek”, terzo estratto dal suo nuovo e.p. di prossima pubblicazione.
Mettere le proprie emozioni in musica non riesce a tutti, ma Freddie Long sembra essere predisposto a farlo, dopo aver portato all’attenzione il problema della sanità mentale e del suicidio maschile con il brano “Hope” e l’edonismo giovanile legato all’uso dei social media con “In Your Arms”, nel nuovo brano “Hyde and Seek” esplora le emozioni che ruotano intorno a una rottura sentimentale. Nello specifico agli errori che uno si rende conto di aver commesso e che hanno portato la coppia a dividersi, una sorta di autoanalisi. In attesa del suo nuovo E.P. lo abbiamo intervistato:
Ciao Freddie, come stai?
Sto bene grazie! Adoro il fatto che tutto stia ricominciando ad aprirsi. Sono contento che si possa tornare a vedere concerti ed eventi in questo momento.
Quando hai capito che la musica era la tua strada?
Piuttosto tardi, ha 17/18 anni e non avevo mai suonato la chitarra o cantato molto, ma la musica mi ha sempre interessato. Ricordo di aver comprato una chitarra per £80 da Amazon, stava cadendo a pezzi ma ha fatto il suo lavoro, ed è quello che ha dato il via a tutto .
Hai da poco pubblicato il nuovo singolo “Hyde & Seek”. Ho letto che è la tua canzone più personale di sempre, è stato difficile scriverla?
Non direi che è stato difficile scriverla. Le mie emozioni emergono nella mia musica e io non cerco mai di trattenerle. Per quanto riguarda “Hyde and Seek” mi sono lasciato di recente in un modo che mi ha fatto davvero schifo, quindi è stata una riflessione sincera su quello che stavo attraversando in quel momento della mia vita.
Freddie, cosa ti ispira di più nel fare musica?
Il modo in cui mi fa sentire. Si connette a me come nient’altro.
Hai pubblicato 3 singoli che faranno parte del tuo prossimo e.p. quando uscirà e cosa puoi dirmi oltre a quello che già sappiamo?
L’e.p. uscirà all’inizio del 2022. Stiamo attualmente dando gli ultimi ritocchi alle canzoni rimanenti. Sono entusiasta di condividere il resto del progetto. Sento che ogni canzone è leggermente diversa dalla successiva.
Chi era il tuo idolo adolescenziale?
Mi sento come se ne avessi avuti di divertenti ma non mi vengono in mente in questo momento ahah. Musicalmente ti dico i Linkin Park. Hanno spinto la musica in quel momento e per me sono ancora uno dei migliori mix tra rock, rap, pop ecc.
So che hai un buon legame con la moda, hai disegnato un paio di 501 e una giacca per Levi’s, hai lavorato con il marchio sostenibile e all’avanguardia Charlie Cohen, e durante il primo lockdown hai realizzato un merchandising tye-die realizzato da te stesso. Penso che questo dimostri anche la tua versatilità nel gusto. Come sei stato coinvolto in questi progetti? Hai qualcosa di nuovo in arrivo?
La adoro. È una connessione diversa con la mia creatività. È stato fantastico tanto che alcuni giorni ancora stento a credere di aver collaborato con Levi’s. Lavoro costantemente su cose ho tante idee ma poi non sono mai sicuro di cosa farne. Mi piacerebbe lanciare una linea di merchandising esclusiva. In realtà ho appena esaminato la prima bozza del mio logo e sono molto soddisfatto del risultato. Mi piace essere coinvolto in tutti gli aspetti creativi.
A proposito di stile, hai qualche icona della moda?
Lo streetwear giapponese ha sempre catturato la mia attenzione. Non sono sicuro di cosa si tratti, ma gli strati e i colori che usano mi piacciono. E anche gli anni ’90 direi.
L’ultimo disco di cui ti sei innamorato e perché:
Una canzone intitolata “If I Would Have Known” di Kyle Hume. È un pezzo fantastico. Appena l’ho sentito sono entrato in connessione.
Freddie Long