Toh! Please “Re-call The Artists”

TOH! A quasi un anno dal suo refresh ha intervistato numerosi artisti provenienti da tutto il mondo. Artisti con tanta voglia di manifestare la propria libertà e promuovere attraverso diverse forme la propria arte.

Artisti queer che sposano in pieno la filosofia di TOH! Magazine di manifestare la diversità e far conoscere a un pubblico più vasto nuovi modi di concepire l’arte in maniera inclusiva e diversa da quello che l’arte contemporanea di solito ci offre. 

Abbiamo selezionato cinque artisti da ricordare che sono passati su TOH! Per continuare a promuoverli nel proprio percorso artistico, ma sopratutto per sostenerli nella loro e nostra battaglia di uguaglianza e libertà.

Carlos Rodriguez Rocha

Artista di Città del Messico, Carlos Rodriguez Rocha è noto per i suoi disegni, dipinti e ceramiche che esplorano il corpo maschile, il desiderio sessuale come impulso creativo e questioni di genere e identità. Le sue creazione sono ispirate alla pittura classica, all’arte naïf e alla pornografia

Gli uomini di Carlos Rodriguez sono ritratti in scenari naturali tra giochi e fantasie sessuali, colorati da una prospettiva divertente.

Giulio Secondo

Linee semplici ma mai banali, colori netti si mescolano a toni freddi e caldi senza sfumature inutili, se si riesce ad ottenere un’immagine forte ed emblematica. I soggetti di Giulio Secondo sono corpi maschili ritratti in modo elegante nonostante il tratto nerboruto che li ritrae. 

Figure singole opulenti nella loro semplicità dove predominano sul bianco dello sfondo.

Texture cerose che ricordano l’infanzia ma che danno un senso di energia positiva a chi osserva.

Adam Baker

È un pittore astratto-figurativo inglese che lavora con la pittura ad olio. Adam parte dalla rielaborazione di fotografie vintage di atleti e militari, dove solitamente viene celebrata la realizzazione fisica maschile. 

Attraverso il suo processo creativo Adam Baker sovverte lo scopo originale dell’immagine ed accentua le sfumature omoerotiche, deridendo leggermente la mascolinità eteronormativa. 

Zach Grear

L’arte di Zach Grear, che troviamo anche sul suo profilo Instagram è una combinazione di diversi stili, movimenti artistici e tecniche come il simbolismo, il grafismo e il collage. Partendo da immagini ben strutturate, decora i soggetti con vari simboli, ritaglia e riattacca in molteplici sfondi, esalta le silhouette con dei bordi spessi e incornicia l’immagine. 

Un lavoro che può sembrare ricco e pieno di vari elementi ma che nell’insieme risulta armonioso. 

Stefano Sigillino

Le sue opere presentano linee e scelte cromatiche molto semplici, quasi naïf che fanno sognare chi le guarda, provando una sensazione di delicatezza e leggerezza.

Riesce attraverso la sua creatività a raccontare delle storie che possono risultare spensierate ma che in fondo hanno anche un forte peso.

Spazia con le basi per le sue opere, dalle grandi tele a dei piatti o pezzi ti stoffa. 

Stefano inoltre è il fondatore insieme a un gruppo di ragazzi della Seal Factory un’associazione culturale senza scopo di lucro dove attraverso l’arte e la letteratura vorrebbe coinvolge e riunire bambini rimasti orfani e donne vittime di violenza.