M¥SS KETA: uno, due… una donna che torna!

Dopo lo stop pandemico la voglia di club non è mai stata così forte. Ad aprire le danze ci pensa M¥SS KETA sul dancefloor del suo nuovissimo “Club Topperia”.

Plastic, Milano, ore 11:30AM. Il corridoio buio mi porta alla saletta con il pavimento ricoperto di tappeti e sedute di ogni tipo sparse a semicerchio per tutto lo spazio. Mi siedo. Non mi sono persa, non ho sbagliato orario. Sono qui per ascoltare l’ultima uscita di chi del clubbing non si stanca mai: M¥SS KETA.

Anticipato dal singolo “Finimondo”, che campiona la celebre canzone di Edoardo Vianello e potenziale hit estiva, “Club Topperia”, nuovo disco firmato dall’istrionica artista, viene descritto da M¥SS KETA in persona, come un luogo fisico e spirituale che si avvicina all’idea di tempio, in cui far convergere realtà e epoche distanti tra loro.

L’immagine della semplice discoteca viene surclassata da un approccio più ampio, che vede il club e le atmosfere deliranti ed euforiche che lo compongono come luogo sicuro, in cui rivendicare la propria identità e la propria libertà.

La società quindi si spoglia di tutte le sovrastrutture restando nuda con le proprie pulsioni scoperte in un rito di purificazione che lava via i cliché, le domande scontate e i pesi della vita quotidiana.

Nel “Club Topperia”di M¥SS KETA le persone scintillano del proprio abito più luminoso: lo spirito. 

M¥SS KETA (c) Teresa Ciocia
M¥SS KETA (c) Teresa Ciocia

Il Club senza spazio né tempo apre le porte per una serata lunga sedici tracce che intervallate da un “Intro feat. David Blank”, due Skit “Il bagno delle donne feat. Francesca Cipriani” e “La stanza dell’arte feat.Silvia Calderoni” e un “Outro feat. Isabella Santacroce”, non poteva che essere la regina del clubbing italiano degli anni ’90 a chiudere l’album.

Anche i feat. sono numerosi ed eterogenei e la stessa M¥SS li descrive come essenziali per poter raccontare meglio sé stessa ed i diversi aspetti della sua personalità: Big Mama, cmqmartina, Boyrebecca, Noemi, Kiddy Smile, Guè, La Niña e Dargen D’amico.

“Club Topperia” quindi si fonda sul principio dell’inclusione e allarga il campo anche dal punto di vista della produzione, avvalendosi di nomi come l’inseparabile Riva, Zef, i Post Nebbia, Walter Ferrari de “I miei migliori complimenti” e molti altri.

Ci ritroviamo ad ascoltare un intero universo musicale che campiona e integra suoni, citazioni e stili di vita che spaziano dagli anni sessanta a sonorità urban e contemporanee, passando per le stanze dei settanta discofunk, dalle coreografie degli ottanta e dal pop d’inizio duemila.

Un climax che viene esasperato dal senso di comunità e collaborazione e perché no, di sorellanza a cui da subito M¥SS KETA ci ha abituati, con l’auspicio che la collaborazione al femminile e non solo, diventi cosa di tutti i giorni.

Tra femminilità prorompente, capelli biondissimi e inclusività, quando le chiediamo se la sua musica possa essere definita il manifesto di un nuovo femminismo techno-romantico ci risponde: 

« Non so se me la sento di definire così la mia musica ma può essere anche questo. Diciamo che ci sto molto bene in questo femminismo techno-romantico, mi piace molto. Mezza cyborg, mezza romanticona, diciamo così. »

Per portare un po’ dello spirito del “Club Topperia” in giro per l’Italia, sono state annunciate le prime date del tour che al momento non prevedono Milano anche se la M¥SS si lascia scappare la volontà di voler salutare la sua città prima dell’autunno. Inoltre, M¥SS KETA condurrà i Diversity Media Award nella serata di sabato 28 Maggio, portando un po’ di luccichio del suo Club su Rai1. 

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