Chiamale frappe, bugie o chiacchiere; sono dolci, croccanti e a carnevale le prepariamo tutti… Da Trieste in giù!
Questa è uno degli snack dolci che preparo solo una o due volte l’anno, ma sempre in questo periodo. Le chiacchiere sono davvero la ricetta che ci ricorda il carnevale, così, tra un ricordo di infanzia e un peccato goloso da adulti, rientrano in quello che è il mio comfort food per eccellenza.
Le ricette sono tantissime, e altrettanti sono i nomi con cui vengono chiamate in ogni parte d’Italia, ma sicuramente rappresentano uno di quegli appuntamenti che a febbraio ci accomunano tutti, da Trieste in giù… Più o meno come il festival di Sanremo.
Alla ricetta base che trovi qui sotto puoi apportare piccole modifiche nella decorazione ma ti prego, non modificare la cottura; a mio gusto le chiacchiere cotte al forno non hanno una gran ragione di esistere e assomigliano piuttosto a dei cracker dolci. La frittura, preparata bene, con un buon olio di arachidi mantenuto a temperatura di giusta di 170°/175°, le rende asciutte, friabili, fragranti, croccanti, golose, deliziose e di seguito una lista infinita di aggettivi per farti capire quanto mi piacciano.
Prova a bagnarle leggermente con liquore alchermes, prima di spolverarle con lo zucchero a velo, per renderle un po’ alcoliche ma anche più colorate.
Se vuoi puoi decorarle con del cioccolato fuso, bianco o fondente, colato a filo su tutte le chiacchiere e magari giocare il carico aggiungendo una granella di nocciole o pistacchi.
Per mantenerle più simili a quelle tradizionali puoi mescolare qualche spezia in polvere allo zucchero a velo: prova con la cannella, l’anice o il cardamomo; oppure potresti aggiungere scorza di agrumi essiccata e macinata finissima.
E se per qualche motivo insondabile, dovesse rimanerne qualcuna nel vassoio… Prova a inzupparle nel caffellatte la mattina dopo, a colazione!
Ingredienti per 4/ 6 persone
200 g farina 00
25 g zucchero semolato
1 pizzico di sale
1 uovo intero
1 tuorlo
25 g burro a temperatura ambiente
3 cucchiai liquore all’anice (sambuca)
1 pizzico vaniglia in polvere
La scorza grattugiata di mezzo limone
Inoltre, per la cottura e decorazione
Qb Olio di arachidi per la frittura
Qb Zucchero a velo
Setaccia la farina nella ciotola della planetaria. Aggiungi gli altri ingredienti e impasta con il gancio fino a ottenere una palla di impasto.
Trasferisci l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata e continua a impastare per due o tre minuti. Copri con pellicola e lascia riposare circa 30 minuti.
Se hai la macchina per stendere la pasta usala per creare delle lunghe lingue molto sottili di impasto, altrimenti stendi la pasta col matterello fino ad ottenere un disco di pasta alto circa 3mm.
Ritaglia dei rettangoli di pasta e incidi un piccolo taglio anche al centro. Lasciali riposare per una decina di minuti su un canovaccio di cotone pulito, in modo che la pasta si asciughi; ribalta tutti i rettangoli e lasciali asciugare anche dalla parte opposta.
Versa l’olio in una casseruola e accendi un fuoco medio. Quando l’olio avrà raggiunto i 170° friggi le chiacchiere, poche alla volta, rigirandole spesso. Sistemale su un vassoio ricoperto di carta assorbente da cucina e lasciale raffreddare completamente.
Quando saranno raffreddate e saranno diventate quindi del tutto friabili e croccanti, spolverale con zucchero a velo, servile e… TOH! MANGIALE!