Igor Mortiz è un artista polacco che con la sua pittura dai colori elettrici cattura subito l’attenzione a chi osserva donando un grande impatto visivo e psichico.
Igor Mortiz illustra la figura umana in un modo molto personale, le sue composizioni ricordano un po’ grandi artisti come Matisse e Francis Bacon. Igor illustra persone a lui care, persone importanti nella sua vita a cui però lo spettatore può specchiarsi e immedesimarsi. Igor ti porta in un mondo parallelo, a tratti fantastico e cromaticamente surreale.
Quando hai iniziato a dipingere?
Ci sono stati un paio d’inizi diversi per me. Il disegno è stato qualcosa che ho sempre fatto, prima come fonte di umorismo nei miei primi anni, poi come modo per comunicare le cose a cui tenevo durante il mio primo anno di scuola all’estero. Tutto questo ha avuto poi seguito con una grande passione per i graffiti che avevo nella mia prima adolescenza, che mi ha portato a iscrivermi al liceo artistico. Tuttavia, penso che l’inizio principale sia stato dopo aver compiuto diciassette anni, durante una gita scolastica in plein air, dove ho capito che volevo vivere la mia vita attraverso la pittura.
Come ti senti durante l’atto creativo?
Poiché la pittura è un processo molto lungo e a volte mentalmente estenuante, è seguito da un’ampia gamma di stati d’animo ed emozioni.
Ci sono momenti in cui il ritmo è veloce, tutto è molto piacevole, quasi estatico; in altri momenti può sembrare molto noioso e scoraggiante.
Tutto questo dipende dall’ora del giorno e dallo stadio in cui mi trovo con un dato dipinto.
Cosa ti ispira maggiormente?
Può essere qualsiasi cosa, da un camino dalla forma strana a una nuvola gonfia.
Ci sono cose eccitanti che vale la pena “estrarre” dappertutto.
Ma devo dire che la cosa che mi spinge di più a iniziare a lavorare sono le diverse giustapposizioni di colore che incontro nella vita quotidiana.
Pur essendo etero, quanto ti senti vicino alla comunità lgbtq+?
Questa è una domanda piuttosto difficile a cui rispondere in modo esauriente. Ho molti amici di quella comunità a cui tengo profondamente.
Chi sono i soggetti che illustri?
Dipingo le persone che sono nelle mie cerchie più vicine; la mia compagna, i miei amici e la mia famiglia. Sento che con ogni dipinto che faccio a qualcuno posso vedere i loro volti con un po’ più di profondità. Questo rende interessante per me dipingere le stesse persone più e più volte, dove con ogni dipinto riesco a graffiare le superfici un po’ più in profondità.
Ci parli un po’ della tecnica e del colore che utilizzi?
Forse la cosa che è abbastanza caratteristica in molte delle mie tele è che effettuo la maggior parte delle regolazioni direttamente sulla tela. Quindi ogni lavoro finito sarà stratificato con molti dipinti diversi uno sopra l’altro.
Una varietà di diverse composizioni, stati d’animo e persino le persone possono cambiare.
Per quanto riguarda il colore nel mio lavoro, cerco di trovare le combinazioni che fanno cantare il dipinto nel tono giusto.
Come stai trascorrendo l’estate?
Sono appena tornato da un mese di residenza a Cinq-sur-mer nel sud della Francia, quindi ora il mio desiderio principale è rimanere un po’ a Londra e riprendere il mio normale ritmo di vita.