Ambra Angiolini è Oliva Denaro al Parenti

Il sipario si alza su un piccolo paesino della Sicilia degli anni ’60, e immediatamente veniamo catapultati nel mondo di “Oliva Denaro”, uno spettacolo che riesce a intrecciare magistralmente il dramma personale con le tematiche sociali di un’epoca non così lontana.

Ambra Angiolini, nel ruolo principale, offre una performance che è al contempo delicata e potente, incarnando con autenticità e profondità il personaggio di Oliva.

La trama, ispirata all’omonimo romanzo di Viola Ardone, ruota attorno alla vicenda di Oliva, una giovane donna che si trova a lottare contro le rigide convenzioni sociali e familiari. Angiolini interpreta Oliva con una sensibilità straordinaria, riuscendo a trasmettere la complessità dei suoi sentimenti: dalla paura e la rassegnazione, alla determinazione e il desiderio di emancipazione.

La sua performance è un viaggio emotivo che tiene il pubblico con il fiato sospeso, coinvolgendo tutti in una storia di dolore, coraggio e speranza il tutto accompagnato dal repertorio di canzoni interpretate da Mina (Città vuota, Nessuno, Soli, Mi sei scoppiato dentro il cuore, Renato, Canta ragazzina, E poi).

Alcune di queste canzoni sono già presenti nel testo letterario di Viola Ardone, come raccontano le parole di Oliva: 

“Dalla finestra aperta arriva di nuovo la musica di una canzone, ancora Mina. E penso che le canzonette siano un inganno perché sono piene di giovani libere spregiudicate che accusano i ragazzi addirittura di non averle ancora baciate… mentre nella realtà facciamo peccato mortale anche solo se sorridiamo”.

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C’è una storia vera, e c’è un romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni ‘60 fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”.

Il romanzo prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce, reinventando il reale nell’ordine magico del racconto. 

All’inizio Oliva è una quindicenne che nell’Italia di quegli anni, dove la legge stabiliva che se l’autore del reato di violenza carnale avesse poi sposato la “parte offesa” avrebbe automaticamente estinto la condanna – anche se ai danni di una minorenne -, cerca il suo posto nel mondo.

Ambra Angiolini_Oliva Denaro
Ambra Angiolini Oliva Denaro ph.Laila Pozzo

E, in un universo che sostiene che “la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia”, Oliva ci narra, ormai adulta, la sua storia a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore soprattutto perché inedita e rivoluzionaria, rifiuta la classica “paciata” e dice no alla violenza e al sopruso. 

Una storia di crescita e di emancipazione che scandaglia le contraddizioni dell’amore (tra padri e figlie, tra madri e figlie) e si insinua tra le ambiguità del desiderio, che lusinga e spaventa. 

Ma Oliva, proprio come Franca Viola, decide di essere protagonista delle proprie scelte, circondata da una famiglia che impara con lei e grazie a lei a superare ricatti, stereotipi e convenzioni.

Un padre che frequenta il silenzio e il dubbio, ma che riuscirà a dire alla figlia “se tu inciampi io ti sorreggo”, e una madre che, dapprima più propensa a piegarsi alla prepotenza e al fatalismo, riuscirà infine a spezzare le catene della sottomissione e della vergogna.

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Ambra Angiolini Oliva Denaro ph.Laila Pozzo

Grazie alla scrittura limpida, poetica, teatralissima e immaginifica di Viola Ardone, Oliva Denaro diventa così la storia di tutte le donne che ancora oggi pensano e temono di non aver scelta, costrette da una legge arcaica e indecente (lo stupro fino al 1981 era considerato solo oltraggio alla morale e non reato contro la persona) ad accettare un aguzzino e un violentatore tra le mura di casa. Una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto.

Un romanzo di formazione che trasuda teatro. Una storia di coraggio, emancipazione e coscienza di sé. Una scrittura evocativa e profonda dove la voce della protagonista, delicata e rabbiosa, riesce ad essere contemporaneamente racconto personale e collettivo. Una storia ‘al femminile singolare’ che si trasforma progressivamente e quasi eroicamente in un canto di libertà.

ORARI

mercoledì 3 Luglio – 19:45

giovedì 4 Luglio – 19:30

venerdì 5 Luglio – 19:45

sabato 6 Luglio – 19:45

domenica 7 Luglio – 19:45

martedì 9 Luglio – 20:00

mercoledì 10 Luglio – 19:45

giovedì 11 Luglio – 21:00

venerdì 12 Luglio – 19:45

sabato 13 Luglio – 19:45

domenica 14 Luglio – 19:45

PREZZI
SETTORE A (file A–I)

intero 38€

SETTORE B (file L–ZZ)

intero 28€; under26/over65 18€; convenzioni 21€ (valide anche sabato e domenica)

Info e biglietteria

Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it

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