Il nudo privato di Clifton Mooney.

Sexy, divertenti e provocatorie sono le Polaroid di Clifton Mooney, fotografo di New York conosciuto in tutto il mondo per i suoi scatti dal forte eros.

Clifton Mooney attraverso la sua fotografia manifesta tutta la bellezza del corpo maschile ma non solo, con una visione vintage dovuta dalla Polaroid che riesce però a rendere contemporanea creando cosi un forte contrasto tra passato e presente. Corpi nudi, che si toccano o che giocano con oggetti insoliti che metaforicamente o maliziosamente ci fanno pensare a “oggetti” del piacere. 

Clifton Mooney collabora con diverse realtà come la moda, ma ama anche fotografare qualunque cosa abbia una luce accattivante.

Cosa desidera Clfiton?

Desidera ardentemente l’energia creativa per avere uno scopo ma anche per capire ed esprimere la sua mente senza usare le parole.

Quando e come è nata la tua passione per la fotografia?

Sento che la mia passione è qualcosa che è venuta da me, è qualcosa che va e viene, aumenta e diminuisce, cresce e muore. Mi è sempre piaciuta la fotografia e mi diverto a scattare.

Perché la scelta di utilizzare solo Polaroid?

La pellicola Polaroid mi affascina.

La gratificazione istantanea di vedere e di tenere in mano una fotografia tangibile soddisfa la mia mancanza di pazienza.

È anche un mezzo artistico molto intimo. Nessuno deve vederlo all’infuori te. Non c’è una connessione digitale con la fotografia. Con ciò non intendo dire che alcuni fotografi non sviluppino le loro pellicole, ma immagino che la maggior parte non lo faccia. Quindi quel rullino va in un luogo di sviluppo che gli sviluppatori vedranno. C’è un senso di appartenenza che viene fuori da questo media che altri mezzi fotografici non possono garantire.

Chi sono per te i soggetti ritratti?

Ovviamente per lo più sono uomini, ma in realtà chiunque o qualcosa. Amici, fiori, edifici: se c’è abbastanza luce lo documenterò.

Le scene da te fotografate, come alcune di sesso, sono reali o ricostruite?

Alcune lo sono altre no. La percezione e l’interpretazione individuale sono le parti più affascinanti della mente umana, è il sangue che scorre nelle vene del mondo dell’arte.

Cos’è per te la verità?

Nessuna modifica: edita tutto ciò che vuoi, ma c’è una differenza tra chi scatta una foto e chi è un grafico.

Com’è avvenuta l’idea di fotografare uno dei più grandi sex symbol come Christopher Meloni?

Il photo editor di Interview magazine mi ha contattato e mi ha chiesto di farlo. Semplicemente non rifiuti l’opportunità di essere nella stessa stanza di Christopher Meloni.

Ti capita di scattare delle foto e gettarle perché non venute bene?

Scatto tante brutte foto. Credo fortemente che dal momento che le persone sono i peggiori critici di se stessi, è meglio tenerseli stretti.

Ritorno spesso a osservare foto che pensavo fossero una merda e vi ho trovato bellezza.

Occhi freschi.

Cos’è per te la vera bellezza?

Fiducia.

Chi tra personaggi noti vorresti fotografare?

Questa è una domanda difficile: mi sembra che questa domanda richieda una lista di nomi, ma non posso fornirlo.

Ami fotografare te stesso?

Sì, ma non in modo narcisistico. Inoltre, credo che sia importante per la persona dietro la macchina fotografica stare anche davanti a essa. È il modo migliore che ho imparato per assicurarmi che il soggetto sia a suo agio e per imparare anche le tecniche di posa.