I migliori 10 album italiani (+1) del 2021

Anche quest’anno la musica ci ha salvati dalla paranoia, sia che volessimo crogiolarci dentro o scacciarla via. Qui trovate gli album italiani che ci hanno più convinto in questo 2021, per l’esattezza 10 + 1 perché non sapevamo deciderci perché di cose belle ne sono uscite davvero tante. Ecco la nostra chart:

10 +1 – THRU COLLECTED “Discomoneta” (THRU COLLECTED)
thru collected - discomoneta

Nessuna etichetta, nessuna pretesa, nessun legame con le regole del mercato, ma basta schiacciare play e già dalla prima traccia “Cantautoravez” capirete che qui di convenzionale non c’è nulla, ma c’è il futuro, e si chiama Thru Collected.

Potete scervellarvi a trovare i riferimenti di questo collettivo napoletano ma non ne troverete, siamo in un territorio pop sperimentale, un po’ hyper un po’ (p) a caso.

Non vediamo l’ora di ascoltare altre sperimentazioni di questo collettivo che riserverà sorprese nel panorama italiano, oggi un po’ troppo ripetitivo. Noi al preconfezionato preferiamo un lavoro ostico che si rivela lentamente affascinandoci come “Discomoneta” sa fare. E questa è una premessa a tutta la classifica.

10 – LAILA AL HABASH “Mystic Motel” (Undamento)
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Uscito in corsa sul finire dell’anno ha mantenuto tutte le premesse, non a caso Laila Al Habash è stata la nostra cover star di dicembre.

L’artista italo-palestinese di 23 anni, da un po’ sta catalizzando l’attenzione con la sua musica e finalmente pubblica il suo primo album “Mystic Motel”: 12 stanze-canzoni di pop empatico, quello vero senza patine, puro e che suona omogeneo. “Mystic Motel” in 12 tracce ci porta attraverso le sfaccettature della sua personalità, con un risultato sincero e accogliente.

In “Mystic Motel” Laila si mette a nudo e non si copre dietro feat. altisonanti come il mercato vuole, ce ne offre uno solo: “Sbronza”, in cui canta insieme a Coez. Insomma Laila ci mette tutta la faccia, aggiungiamo quindi il coraggio tra le sue qualità.

9 – bnkr44 “Farsi Male a Noi Va Bene” (Bombadischi)
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Bombadischi continua a non sbagliare un colpo e se vi siete persi il mixtape del collettivo bnkr44 “44.deluze”, il disco che ha segnato e raccontato i giovani in pandemia, potete recuperare con “Farsi Male a Noi Va Bene” il loro primo vero album.

Forse conoscete già qualcuno dei membri con i loro progetti solisti: Erin (Vi consiglio di ascoltare il suo esordio solista “Luce Spenta” uscito quest’anno), Piccolo, Fares, Caph, JxN, Faster e Ghera, 7 ragazzi che hanno trasformato una vecchia conceria nella provincia fiorentina in un vero laboratorio musicale, un luogo creativo in cui sfogare la propria creatività, e scacciare la noia della provincia che a vent’anni contagia tutti.

Unico special guest del disco la “nostra” Ariete, che con i ragazzi ha molto da condividere oltre alla label. 

8 – Margherita Vicario “Bingo” (Universal)
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Nostra cover star di maggio 2021 Margherita Vicario è entrata subito nei nostri cuori per la sua schiettezza e la sua simpatica, Margherita ti manda affan*ulo ridendo, ma intento ti ci manda e tu ci vai.

Bingo è un album in cui ogni traccia sprigiona un genere a favore di un sentimento, sarà che il suo lavoro parallelo di attrice la porta a interpretare tanti personaggi diversi.

Che sia quello gioioso/rabbioso di “Orango Tango”, forse la canzone più schieratamente LGBTQI+ e onesta del 2021, (Fedez can you ear me?), in cui invita Giorgia Meloni al suo “Family Day pieno di trans e di gay che cantano ‘Happy Day’” in una baraonda pop. O che sia vulnerabile e confidenziale come in “Pincio”, un pezzo che ritrae il primo lockdown a tinte disco soft, o in “Come Va” una canzone che parla dell’importanza delle amicizie.

Ma davvero non lo avete ancora ascoltato? Ma che cazz..

7 – ISIDE “Anatomia Cristallo” (Epic)
iside_anatomia_cristallo album 2021

Come detto nella nostra intervista “Anatomia Cristallo” debutto del collettivo Iside è un album necessario nel panorama musicale italiano, un lavoro che non si incasella in un genere e che colpisce dritto al cuore sia per ferirlo che per rigenerarlo.

La band di Bergamo formata da Dario Pasqualini, Daniele Capoferri, Giorgio Pesenti e Dario Riboli, come ci suggerisce il titolo del loro debutto, ha tante sfaccettature e riflessi come quelli di un cristallo e specchiarcisi dentro vedendo la propria immagine distorta e moltiplicata è meraviglioso.

Uno scorrere di parole e suoni che fanno incursione nell’indie, nel punk, nell’elettronica, nel pop e che nonostante tocchino tanti generi vanno a creare un album coeso che rivela i suoi riflessi minuziosamente sezionati, ascolto dopo ascolto.

6 – La Rappresentante di Lista “My Mamma” (Woodworm)
La Rappresentante Di Lista album 2021

I LRDL sono stati i protagonisti della nostra coverstory di maggio, scattata poco dopo la loro partecipazione a Sanremo, che li ha meritatamente fatti conoscere al grande pubblico a 7 anni dal loro esordio.

“My Mamma” è il quarto album dei LRDL un manuale d’uso alla sopravvivenza che rivendica la libertà a colpi di pop, in un mondo sempre più intollerante e che ha innalzato Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina aka LRDL a paladini della comunità LGBTQI+ . Un consiglio appassionato: andate a vederli live.

5 – BLUEM “Notte” (Peermusic Italy)
cover NOTTE_BLUEM album 2021

BLUEM è senza dubbio la sorpresa italiana di questo 2021. Sarda ma londinese d’adozione, Clara Floris aka BLUEM, classe ’95, ha trovato il modo di inserire la tradizione sarda nel suo pop oscuro, rendendola totalmente moderna e inaspettata, senza mancarle di rispetto anzi, andando ad impreziosire la scena cantautorale italiana.

Un mini album scritto di “Notte“, come il titolo stesso suggerisce, lontano da casa, in Inghilterra, dove ha assorbito una visone musicale più ampia e libera dagli schemi. Sette canzoni, intitolate come i giorni della settimana da Lunedì a Domenica, danno vita a un concept album che esplora le sfaccettature dell’amore affettivo e famigliare, con voci campionate di ricordi del passato e atmosfere mininal pop che riecheggiano Blood Orange e Rosalìa e una produzione che in Italia è cosa rara.

4 – MAHMOOD “Ghettolimpo” (Universal)
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Abbiamo atteso Ghettolimpo come se non ci fosse un domani e ora che l’ho ascoltato, assimilato e digerito posso dire che è uno degli album più sottovalutati di questo 2021, non che uno dei migliori.

Se pensavate di trovarci dentro una Soldi 2.0 vi sarete dovuti ricredere, Ghettolimpo è un album pop complesso che con le mille voci di Mahmood e le sue produzioni meticolose ci trasporta in un mondo fatto di livelli, non di canzoni, come quelli dei video game, da sempre una passione dichiarata di Alessandro.

Fare un album moderno e non da primo ascolto non è facile, anche per questo apprezziamo Mahmood che non ha pensato alle strategie in favore della sua integrità artistica. Ghettolimpo è un album fatto di contrasti lo dice anche il titolo, passa dalla strada alla notorietà e in mezzo porta con se tutti gli angeli e i demoni che fanno parte di questo percorso, lo stesso che ha fatto di Mahmood una star internazionale.

3 – BLANCO “Blue Celeste” (Universal)
blanco-bluceleste-cover-nudo album 2021

Blu Celeste” giustifica gli entusiasmi e conferma Blanco come un astro nascente della musica italiana, chiuderà il cerchio la sua partecipazione a Sanremo2022 in coppia con Mahmood. Nel suo esordio Blanco ci prova senza strafare, con dodici pezzi in una manciata di minuti, ma non per questo risulta poco ambizioso tant’è che è privo di feat. acchiappa ascolti. Noi avevamo scommesso su di lui già a novembre 2020 quando erano usciti solo 2 pezzi.

Ascoltando “Blu Celeste” tutto procede veloce e irruente, il suo modo di usare la voce si accoppia bene con le produzioni, ma quando la musica rallenta e si fa meno densa, si notano dei testi un po’ ingenui e privi di quel guizzo che ci ha fatto urlare al miracolo la prima volta che abbiamo ascoltato “Notti in Blanco”. “Blu celeste” è come una foto a un soggetto in movimento: sfocata e imperfetta, ma capace di trasmetterne un grande dinamismo e movimento. Cosa vuoi di più dall’esordio di un ragazzo di 18 anni?

2 – VENERUS “Magica Musica” (Asian Fake)
magica musica di venerus album 2021
Venerus “Magica Musica” (Asian Fake)

Magica Musica è il titolo dell’atteso debutto di Venerus, un viaggio a mente libera e ad occhi chiusi, in un universo onirico in cui la musica scorre come un flusso di coscienza senza freni inibitori.

È bello perdersi dentro Magica Musica, tra blues, jazz, cantato soul, rap, assoli di chitarra elettrica e pianoforte, campionamenti della natura, che creano un vortice sperimentale che destruttura la forma canzone, perché le composizioni di Venerus cambiano all’improvviso, proprio come in un sogno. “Ogni Pensiero Vola” è per me il miglior singolo italiano del 2021. Andate a vederlo dal vivo e ve ne innamorerete.

1 – COSMO “La terza estate dell’amore” (42records)
TOH! LUGLIO 2021 Cosmo

Premessa: se siete per la musica usa e getta da classifica state lontani da questo album, se invece siete curiosi e credete nella sperimentazione e in un futuro che rende il passato moderno, siete i benvenuti.

Cosmo, (nostra cover star di luglio 2021), con “La Terza Estate dell’Amore” prova a fare la rivoluzione: toglietevi le magliette, uscite per strada, levatevi dalla testa la forma canzone, leggetevi i testi per una volta e cercate di capire costa sta dietro alle apparenze.

“Tu fai la hit, io torno vergine” è una frase estrapolata e dalla canzone “Antipop” e che da sola spiega la scelta fatta da Cosmo con questo progetto, ovvero in un momento in cui sarebbe potuto diventare definitivamente mainstream fa marcia indietro e percorre un viaggio tra house, acid, techno e pop, creando un album che ha diviso le acque anche tra i suoi fan.

Noi abbiamo creduto molto in questo progetto che continua a farci ballare, abbiamo ancora negli occhi la felicità di Cosmo sul palco dell’Alcatraz quando con il suo Blitz! lo scorso dicembre ha dato vita al primo concerto senza distanziamento sociale. Boom! Ci risuonano ancora le casse nel torace.

“La Terza Estate dell’Amore” di Marco Bianchi aka Cosmo è un lavoro incazzato, politico, lisergico, carnale, forse la sua presa di posizione più forte fino ad oggi, ma soprattutto un inno alla libertà, e anche per questo è il nostro disco dell’anno.

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