Vratko Barcik è un fotografo slovacco che attualmente vive e lavora a Praga. Nel corso dei suoi 15 anni di carriera come fotografo di moda, ha avuto l’opportunità di collaborare con molti modelli provenienti da tutto il mondo. Dopo essersi trasferito da una piccola città slovacca alla metropoli del blocco orientale, Praga, ha iniziato a…
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Bert Van Pelt è un amico di TOH! L’ho abbiamo intervistato qualche anno fa, dove ci ha raccontato un po’ della sua vita e del suo lavoro, che poi è anche la sua più grande passione; la fotografia per il nudo maschile. Già dal titolo (e)MOTION ci porta a comprendere l’importante valore che attribuisce al corpo.
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Jun Lu ha un approccio spontaneo con la macchina fotografica. I suoi soggetti trasmettono un grande senso di libertà offerta anche grazie al nudo maschile che è un elemento ricorrente.
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Gods and Boys è il progetto fotografico che Timmi ha creato durante la pandemia. Fotografie che ritraggono ragazzi in posizioni e situazioni sexy. Timmi ci mostra una serie di uomini immortalati in momenti insoliti, intimi ma anche in situazioni più studiate e sceniche, mantenendo sempre la carica sessuale che è il fulcro della fotografia di…
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Dani d’Ingeo è un fotografo e regista londinese nato in Italia. Il suo lavoro è uno spaccato sull’estetica queer da cui nasce un libro in cui potersi riconoscere.
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Marc Turlan è un artista francese che immortala attraverso il suo obbiettivo la figura maschile nella sua pura intimità. L’abbiamo intervistato
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In cover per il mese di maggio su TOH! Magazine troviamo Benjamin Fredrickson, fotografo americano che con i suoi scatti documenta la comunità fetish lgbtq+, con diversi modi e diversi progetti che manifestano una libertà ancora ostacolata dalla censura dei social media.
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Dmitry Maximovd ha un’estetica e uno stile che incarnano le sfaccettature di un certo tipo di virilità del corpo: quella dei muscoli ottenuti con l’allenamento e lo sforzo, che immortala nelle sue fotografie evidenziandone la simmetria.
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La fotografia di Michael varia tra stili e metodi di produzione, una di queste è l’utilizzo della Polaroid. Michael cattura l’essenza e l’unicità di persone che l’attraggono, che hanno una storia da raccontare e che manifestano la propria libertà espressiva.
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Uomini statuari sono i protagonisti che Jonathan Icher sceglie per le sue immagini, spesso attori porno dal calibro di Teddy Torres e François Sagat.
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Michele Baron è un fotografo italiano che da anni vive a Londra, documentando la scena dei club queer delle capitali europee.
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Mous Lamrabat vanta radici arabe e attraverso la fotografia è riuscito a conciliare le sue radici culturali, creando un mondo fatto di ossimori, di stupore e di libertà.
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Il lavoro di Javier Rey si concentra sull’interazione tra cultura giovanile e l’erotismo che riflette ampiamente aspetti dell’io interiore. Manifesta sentimenti quali l’abbandono e la visione distorta di se stessi che a volte si abbiamo. Ha un occhio acuto per la natura e gli uomini. Osserva il corpo, esplora quella struttura fisica maschile che diventa scultorea.
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Gli scatti di Richard Kraniz svelano il corpo maschile in un contesto, dove la forma umana è posta in relazione allo spazio dell’immagine.
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Hervé Lassïnce catturare da anni la privacy di chi lo circonda: amici, complici, amanti, i suoi amanti. Più volte infatti troviamo nei suoi scatti fotografici i membri della sua tribù, spogliati messi a nudo che evocano la libertà.
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Alexis è un giovane fotografo francese, da sempre appassionato di fotografia e cinema, da cui da trae ispirazione per i suoi scatti.
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Matthias Vriens-McGrath è un fotografo e creativo, rinomato per la sua abilità nella provocazione manifestata con umorismo, stile ed eleganza.
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Stanley Stellar ha documentato la vivacità, la sensualità e la bellezza della vita queer a Manhattan negli anni ’70. Un enorme archivio di storia queer.
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Elvis Di Fazio per la digital cover di gennaio ci regala uno shooting con protagonista Manuel Kornisiuk che gioca con gli stereotipi del machismo gay.
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Per Ben Van Pelt la nudità è il mezzo d’eccellenza per l’espressione personale. Quando si trova un uomo davanti pronto a fotografarlo, riesce a capirne la sua fragilità, le sue paure ma anche le sue sicurezze.
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